Cupola della Roccia, Gerusalemme
scatola,
Solaiman G. Roc (attribuito)
1831-1906
Scatola in legno lucido decorata con immagini intagliate e applicazioni di madreperla. Contiene 10 uova di legno dipinte con scritte e immagini che richiamano la Pasqua
- OGGETTO scatola
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MATERIA E TECNICA
INCHIOSTRO
METALLO
- AMBITO CULTURALE Ambito Betlemita
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ATTRIBUZIONI
Solaiman G. Roc (attribuito): incisore
- LOCALIZZAZIONE Castello di Racconigi
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La scatola, come indica l’iscrizione sul retro, fu realizzata nel 1928 da maestro intagliatore Solaiman G. Roc a Betlemme, e donata al Principe ereditario Umberto II di Savoia in occasione del suo viaggio in Palestina. Nonostante il committente sia sconosciuto, la presenza dello stemma dell’ordine francescano e della croce della Terra Santa sul coperchio della scatola, entrambi in madreperla, suggerisce il coinvolgimento della Custodia Francescana. L’industria della madreperla ha origini molto antiche: nell’età del bronzo era già diffusa in Cina, India e nell’estremo oriente. In Medio Oriente se ne trovano tracce risalenti all’epoca degli antichi egizi, i quali raccoglievano la materia prima nel mar Rosso. Sin dal XIII secolo i facoltosi pellegrini cristiani che si recavano in Terra Santa erano soliti acquistare e portare con sé in patria dei souvenir, molti dei quali erano realizzati in madreperla. Dalla fine del XVII secolo poi, con la presenza dell’ordine di San Francesco d’Assisi a Gerusalemme e il conseguente maggiore afflusso di pellegrini, gli artefatti in madreperla acquisirono sempre più valore commerciale. La manifattura vide un considerevole sviluppo nel XIX e XX secolo, a seguito dell’aumento del flusso di turisti e pellegrini dovuto alla relativa stabilità delle relazioni tra il Medio Oriente e l’Europa. Se fino a quel momento questa forma d’arte era stata appannaggio di maestri provenienti in particolare da Genova e da Damasco, dal 1850 circa anche numerosi artigiani palestinesi aprirono le loro botteghe. Nei cento anni seguenti la lavorazione della madreperla si sviluppò considerevolmente e venne impiegata per produrre svariati tipi di artefatti: da semplici souvenir quali crocifissi, scatole e icone destinati ai turisti, a grandi opere realizzate su commissione per personaggi facoltosi. La lavorazione della madreperla, accanto a quella del legno d’olivo, assunse quindi un ruolo centrale nel mercato dell’arte turistica. Gli oggetti realizzati dai maestri intagliatori venivano acquistati dai pellegrini e dai turisti per commemorare la loro esperienza spirituale in Terra Santa, per portare a casa con sé una testimonianza tangibile del loro viaggio o come doni. Ancora oggi le guide turistiche annoverano i laboratori artigiani in cui si lavorano la madreperla e il legno di olivo tra le principali attrazioni della città della Terra Santa. L'opera fa parte di un corpus di oggetti extra-europei ricevuti in dono dai membri della famiglia Savoia durante i loro viaggi, o offerti da delegazioni diplomatiche in visita in Italia. La consolidata tradizione di scambiarsi doni diplomatici tra monarchi, autorità religiose e capi di Stato è attestata sin dai tempi dell’antico Egitto e risponde allo scopo di favorire, assicurare e mantenere buoni rapporti tra le parti. I doni, che assumono un valore, oltre che monetario, anche spiccatamente simbolico, sono spesso scelti in quanto rappresentanti l’essenza della Nazione o dell'istituzione religiosa che li offre. Si tratta infatti sovente di opere di artigianato, esempi di abilità manifatturiera, beni di lusso e artefatti di importanza storica. Attraverso l’esibizione di tali doni i dignitari promuovono la propria cultura e la propria patria al livello più alto delle pubbliche relazioni
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100450829
- NUMERO D'INVENTARIO R 7673
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI Parte superiore del coperchio - A S. ALTEZZA REALE IL PRINCIPE UMBERTO DI SAVOIA - Solaiman G. Roc - a pennello - francese
- STEMMI Parte superiore del coperchio, angolo sinistro - religioso - Stemma - stemma dell'Ordine francescano - Due bracci incrociati: quello di Cristo, il braccio nudo, e quello di Francesco d'Assisi stigmatizzato con la manica di bure
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0