Haec Superum Regem sub luminibus edidit auras Hortibus Inclusus deliciae Domini. Maria Vergine che cuce

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione, post 1649 - ca 1716

PERSONAGGI: Maria Vergine. FIGURE: angeli. FENOMENI DIVINI: luce; aureola. OGGETTI: ago; filo; tenda

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Guido Reni (1575-1642): inventore
    Vouillemont Sébastien (1610 Ca./ 1660 Ca): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa di Sébastien Vouillemont potrebbe essere una traduzione con varianti da uno dei due rami con la Vergine che cuce di Guido Reni, entrambi oggi dispersi e noti dalle descrizioni di fonti antiche (Pepper, 1988), in particolare da quello con la Vergine vestita di rosso accompagnata da tre angeli (nell'altro, intitolato anche la Couseuse, la Vergine avrebbe un abito bianco e sarebbe affiancata da quattro angeli) (Candi, 2016). La stampa, rispetto al suo possibile modello, presenta due soli angeli a destra. Esistono poi altre derivazioni riconducibili ad entrambe le versioni dell'opera. Pendant del rame con la Vergine vestita di rosso è la Madonna con Bambino e San Giovannino ora al Louvre (le due opere, secondo il Malvasia, sarebbero state realizzate da Reni per papa Paolo V Borghese), modello a sua volta per numerose derivazioni incisorie, di cui una dello stesso Vouillemont. Alcuni esemplari tratti da entrambi i dipinti sono inclusi nella raccolta "Tableaux du Roy, gravés aux dépens de divers particuliers", comprendente incisioni da opere delle collezioni reali di Luigi XIV. La datazione della stampa oggetto di catalogazione è da collocarsi tra il 1649, anno di riferimento per i primi esemplari del pendant di Vouillemont (Le Blanc, 1854-1890, Robert-Dumesnil, 1835-1871) e il 1716, anno di morte di Pierre Mariette II, editore della stessa, come si evince dalla relativa iscrizione. L'incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100408002
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso a destra e sinistra - G[uido] Rene Inv[enit] / Seb[astien] Vouillemont Scul[psit] - Vouillemont Sébastien - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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