Giuditta con la testa di Oloferne. Giuditta con la testa di Oloferne

stampa controfondata tagliata di traduzione, 1638 - 1638

PERSONAGGI: Giuditta; Oloferne. ATTRIBUTI: (Giuditta) spada. ABBIGLIAMENTO: armatura; elmo. ARMI: scudo. INTERNO: tenda

  • OGGETTO stampa controfondata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Guido Reni (1575-1642): inventore
    Vouillemont Sébastien (1610 Ca./ 1660 Ca): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa è da considerarsi il pendant di quella raffigurante la Morte di Lucrezia, entrambe di mano di Sébastien Vouillemont, intagliatore che si dedicò all'incisione di diverse invenzioni reniane nel corso del suo soggiorno a Roma. Entrambe le stampe possono essere datate al 1638, come si evince dall'iscrizione presente su quella raffigurante Lucrezia (Candi, 2016). Secondo Evelina Borea (2009) e poi Francesca Candi (2016), la coppia è derivata dai due dipinti con medesimi soggetti conservati presso la Galleria Spada di Roma, a loro volta probabili copie di autografi reniani. Precedentemente Veronica Birke (1988) aveva identificato l'originale della stampa in oggetto nel dipinto della Collezione Sedlmayer di Ginevra. Al Metropolitan Museum of Art di New York (51.501.5060) si conserva un esemplare attribuito a Vouillemont molto simile al nostro; se ne differenzia per l'assenza di alcune iscrizioni (compresa quella relativa all'incisore) e per il diverso posizionamento di quella relativa a Guido Reni. Esistono inoltre diverse derivazioni del modello, una di queste, di mano di Jean Rabasse, inserita nello stesso volume della Biblioteca Nazionale di Torino, a cui appartiene l’esemplare qui oggetto di catalogazione. L’incisione fa parte di un album denominato “Scuola bolognese Reni Guido”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato, molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100407999
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso a destra - Guido Ren[i] In[venit] / Seb[astien] Vouillemont - Vouillemont Sébastien - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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