Mynn en dyn verdriuen door onmatich begeren die zoete Liefde, Eendracht, Vreed en Vrees des heeren. A ciascuno il suo

stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione ca 1604 - ca 1604

Allegorie-simboli: Mio, Tuo, Concordia, Carità, Pace, Timore di Dio. Attributi: (Mio, Tuo) flagello; (Carità) bambini; (Timore di Dio) tromba. Animali: cane. Architetture: piazza

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata tagliata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Coornhert Dirck (attribuito): inventore
    Goltzius Hendrick (1558/ 1617): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Disegni e Stampe
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La serie di cui la stampa fa parte è composta di otto stampe, pubblicate per la prima volta attorno al 1576 ad Haarlem per opera di Dirck Coornhert, probabilmente autore dei disegni delle singole incisioni. Queste furono tradotte in stampa da Hendrick Goltzius, suo allievo, il cui monogramma venne aggiunto nella seconda edizione del 1597 (Haarlem, a cura di Hendrick Spiegel, nonostante le stampe di quella edizione rechino il nome di Marten Spiegel). Le stampe del volume della Biblioteca Nazionale risalgono alla terza edizione (ca. 1604), stampata a L’Aia da Hendrick Hondius. La fortuna del tema allegorico-moraleggiante, assai tipico nei Paesi Bassi, è testimoniata dal grande numero di copie documentate della serie, almeno cinque versioni diffuse in diversi paesi europei, tra cui Italia e Francia (New Hollstein, Hendrick Goltzius, vol. 2, 2012, p. 3). La data 1597, riportata sulla stampa, fa riferimento all'edizione precedente, curata da Spiegel. L’incisione fa parte di un album denominato “Album scuola fiamminga Van Voen Martino detto Hemeskerk”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato; molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100407971
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto, margine inferiore, in alto, al centro - LITIS ABVSVS - Goltzius Hendrick - numeri arabi - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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