BEATI QVI PERSECVTIONE[M] PATIVNTVR PROPTER IVSTITIAM QVONIAM IPSORVM EST REGNVM CELORVM. Lapidazione di Santo Stefano
stampa controfondata smarginata di traduzione,
ca 1566 - ca 1566
Heemskerck Marten Van (1498/ 1574)
1498/ 1574
Muller Harmen (1540/ 1617)
1540/ 1617
Personaggi: santo Stefano; Dio; Gesù. Figure: uomini. Attributi: (uomini) pietre. Paesaggio: architetture
- OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
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MATERIA E TECNICA
carta/ bulino
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ATTRIBUZIONI
Heemskerck Marten Van (1498/ 1574): inventore
Muller Harmen (1540/ 1617): incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
- LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- INDIRIZZO piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione, di Harmen Jansz. Muller, è l’ultima di una serie di otto stampe sul tema delle beatitudini (Matteo 5). L’ottava beatitudine, “Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”, è rappresentata attraverso l’episodio del martirio di santo Stefano (Atti degli Apostoli 7, 55-60). Della serie, disegnata da Maarten van Heemskerck, conosciamo tre edizioni. La prima - alla quale possiamo ricondurre l’incisione in scheda - risale al 1566 ca., ma l’editore, così come quelli successivi, non è stato identificato. Altri esemplari dell’incisione si trovano oggi a Amsterdam, Anversa, Brunswick, Bruxelles, Cambridge, Dresda, El Escorial, Leiden, Londra, New York, Parigi, Rotterdam, Stuttgart e Vienna. L’incisione fa parte di un album denominato “Album scuola fiamminga Van Voen Martino detto Hemeskerk”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato; molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100407899
- ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- ISCRIZIONI sul recto in basso a sinistra in un riquadro - BEATI QVI PERSECVTIONE[M] PATIVNTVR PROPTER IVSTITIAM QVONIAM IPSORVM EST REGNVM CELORVM/ 8 - Muller, Harmen - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0