OBTRUNCAT REGEM SOMNO TEMETO QUE SEPULTUM, HINC COMITE ANCILLA PATRIAM DISCEDIT AD URBEM. Giuditta decapita Oloferne

stampa controfondata smarginata di traduzione, 1564 - 1564

Personaggi: Giuditta; Oloferne. Figure: ancella. Attributi: (Giuditta) corona, spada. Oggetti: anticaglie. Interno: tenda di Oloferne

  • OGGETTO stampa controfondata smarginata di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ bulino
  • ATTRIBUZIONI Heemskerck Marten Van (1498/ 1574): inventore
    Galle Philips (attribuito): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Raccolta Stampe e Disegni
  • LOCALIZZAZIONE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • INDIRIZZO Piazza Carlo Alberto, 3, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’incisione è la sesta di una serie di otto stampe che raffigurano la storia di Giuditta e Oloferne, tratta dal libro di Giuditta (13, 7-9). L’edizione è quella dello stesso Philips Galle realizzata nel 1564 ad Haarlem. Esistono, tuttavia, altre due edizioni della serie: una di Theodoor Galle e l’altra di Johannes Galle, entrambe pubblicate ad Anversa. Sono state rintracciate due copie differenti delle tavole (ad eccezione della n. 2 e della n. 4): una indirizzata “A Paris pa. Deny de Mathonier, Rue de Mont-orguei” e l’altra firmata da Maarten van Heemsckerck (con il monogramma MH) e indirizzata a Frans van Wijngaerde, oggi a Parigi e Vienna (New Hollstein, Philips Galle, v. I, p. 121). Altri esemplari dell’incisione si trovano oggi a Amsterdam, Anversa, Brunswick, Bruxelles, Cambridge, Copenhagen, Dresda, El Escorial, Leiden, Monaco, New York, Parigi, Rotterdam, Stuttgart e Vienna. Il modello cui è ispirata la stampa è un disegno di Maarten van Heemskerck, datato 1564 e conservato allo Statens Museum for Kunst di Copenhagen. L’incisione fa parte di un album denominato “Album scuola fiamminga Van Voen Martino detto Hemeskerk”. Per mancanza di documenti non si conosce la collocazione precedente e la modalità di acquisizione da parte delle collezioni reali (poi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) delle incisioni raccolte. Nel 1861 il conoscitore Giovanni Volpato, allora impegnato nel riordino delle collezioni grafiche dell’Accademia Albertina, viene chiamato a lavorare simultaneamente al fondo della Biblioteca Nazionale costituendo, sia per estensione sia per qualità, un nucleo rappresentativo della grande tradizione artistica italiana e straniera. Non è ancora stato possibile definire il lavoro di riordino nonostante si supponga che Volpato operò realizzando 52 album (Giovannini Luca, 2016). Unico documento che attesta la presenza degli album alla fine del 1800 è l’inventario redatto da Alessandro Baudi di Vesme (Antichi inventari 84). Oggi alcuni album, come quello preso in esame, restano testimonianza della collazione di incisioni realizzata da Volpato; molti altri dal 1970 vennero restaurati e smembrati, le incisioni sciolte vennero inserite in passepartout idonei alla conservazione, perdendone purtroppo l’integrità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100407851
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • ISCRIZIONI sul recto in basso lungo il margine inferiore - OBTRUNCAT REGEM SOMNO TEMETO QUE SEPULTUM,/ HINC COMITE ANCILLA PATRIAM DISCEDIT AD URBEM - Galle Philips - stampatello maiuscolo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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