L'amante scoperto. Uomo che scopre l'amante della moglie

statuetta,

Gruppo in porcellana dura di Meissen modellato, dipinto e dorato. Esso raffigura marito e moglie adagiati su di una dormeuse: la donna, che sta facendo colazione con una tazza di cioccolata e un pasticcino in mano, indossa una cuffietta bianca fermata da un nastro blu, una camicia lilla con decori sul rosso e sul blu e una gonna bianca con decorazioni floreali. Un amorino le si nasconde timoroso alle spalle. L'uomo sul sofà, che indossa un berretto bianco e una vestaglia a decori puntiformi, si sporge a osservare il cagnolino che, attirato da qualcuno sotto il letto, vi si sta intrufolando sotto. Sotto il letto vi è l'amante della donna rannicchiato a terra che stringe un paio di pantofole azzurre e un paio di pantaloni lilla

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA porcellana dura/ doratura
    porcellana dura/ modellatura
    porcellana dura/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Meissen
  • ATTRIBUZIONI Kaendler Johann Joachim (attribuito): modellatore
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale di Agliè
  • INDIRIZZO Piazza Castello, 2, Agliè (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La manifattura tedesca di Meissen, in Sassonia, fu la prima in Europa a produrre porcellana a pasta dura: si deve a lei, infatti, il merito di aver scoperto il segreto cinese circa la realizzazione della più pregiata tra le qualità dei prodotti ceramici. Fino a quando, sul finire del XVII secolo, i primi esemplari di porcellane provenienti dal lontano Oriente non ebbero raggiunto i porti olandesi, questo prezioso materiale era pressoché sconosciuto in Europa. Fu l’alchimista Johann Friedrich Böttger al servizio di Augusto II di Polonia, detto “Augusto il Forte”, a scoprire intorno al 1710 la preziosa formula, che prevedeva l’aggiunta del caolino al composto argilloso. Per la prima metà del XVIII secolo la fabbrica di Meissen fece scuola in tutta Europa quanto a forme e motivi decorativi grazie all’aver acquisito tra le sue maestranze due importanti e infaticabili artisti: il modellatore Johan Joachim Kaendler e il pittore Johann Gregorius Höroldt, i quali, in continua e reciproca competizione, si sfidarono nella realizzazione di pezzi dalle forme sempre più complicate ed esuberanti. Popolari e molto ricercate furono le statuette ideate e modellate da Kaendler e dai suoi collaboratori, raffiguranti molteplici e divertenti tipi iconografici, che assecondavano il gusto vigente del collezionismo: scenette relative alla vita di corte (le cosiddette “Scene Watteau” o “Crinoline”), ritratti di personaggi famosi della corte sassone, ballerini, suonatori, figure popolane e i loro mestieri, i personaggi della Commedia italiana, animali a grandezza naturale, puttini, allegorie, e molti altri. Questo gruppo, in particolare, venne ideato proprio da Kaendler intorno nel 1771. Trascorso il Settecento, diffuso il segreto della realizzazione della porcellana presso le altre manifatture europee, raggiunto il primato in fatto di originalità decorativa da parte della reale manifattura di Sevrès e oramai impostosi il gusto del Neoclassico, a poco a poco Meissen perse la sua posizione dominante, per cui già nei primi decenni dell’Ottocento non ebbe altra scelta che riproporre i modelli che avevano fatto successo nella prima metà del Settecento. È possibile datare le porcellane di Meissen, e riconoscerne la validità, anche per mezzo del marchio dipinto, due spade incrociate in blu di cobalto sotto vernice, che, a seconda delle fasi storiche della produzione, cambiano aspetto, diventando uno strumento utile alla classificazione delle opere presenti in numerose collezioni private e pubbliche e sul mercato antiquario (Pietsch - Witting 2010, pp. 11-23). Si segnala che, essendo l'opera composta da due elementi, probabilmente nel 1964 furono interpretati da Umberto Chierici come due elementi a se stanti, motivo per cui furono loro assegnati due numeri inventariali distinti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100402259
  • NUMERO D'INVENTARIO 760
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ISCRIZIONI sul verso della base dell'elemento maggiore - Su etichetta in vinile rosso di forma rettangolare: 760 - numeri arabi - a impressione -
  • STEMMI sotto la base dell'elemento maggiore - di fabbrica - Marchio - 1 - Due spade incrociate in blu
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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