mantovana, serie di Palagi Pelagio, Manifattura Solei (secondo quarto sec. XIX)
mantovana,
post 1837 - ante 1848
Palagi Pelagio (1775/ 1860)
1775/ 1860
Manifattura Solei (notizie 1829-1899)
notizie 1829-1899
La mantovana è composta da tre parti principali in velluto di seta tagliato a un corpo, foderate in raso di seta, assemblate con filo di seta: tendone centrale e due calate laterali. Alle estremità delle due calate sono cuciti due pendenti trattenuti da piccola coccarda in tessuto. Tutti e tre gli elementi hanno applicata all’orlo inferiore una frangia le cui briglie sono costituite da elementi in filo di seta alternati a pallottole e cilindretti con anima in legno o carta rivestita di fili colorati
- OGGETTO mantovana
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MATERIA E TECNICA
CARTONE
LEGNO
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ATTRIBUZIONI
Palagi Pelagio (1775/ 1860): disegnatore
Manifattura Solei (notizie 1829-1899): produttore/ designer
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Manifattura Milanese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il rinnovamento della “Camera di Studio di S.M.”, detta anche “la camera in cui S.M. lavora coi Ministri”, poi denominata Sala del Consiglio, venne avviato alla fine del 1836, quando Gabriele Capello detto il Moncalvo firmò il contratto per i lavori da eseguire, sia arredi fissi che mobili, tutti su disegno di Pelagio Palagi. I diversi manufatti vennero messi in opera principalmente nel corso del 1837-1838. Il repertorio figurativo e decorativo messo in opera negli elementi d’arredo di questa sala rispecchiava pienamente la cultura di Palagi, appassionato ricercatore e collezionista di reperti antichi, ma anche uomo attento alle più moderne istanze della sensibilità romantica e del recupero del mondo classico filtrato attraverso la lezione rinascimentale. L’intervento fece parte di un più ampio progetto di riplasmazione degli ambienti seicenteschi del Palazzo, che aveva incluso anche le attigue sale del Trono e delle Udienze, fulcro del cerimoniale politico della reggia in età carloalbertina. L’esistenza di mantovane in velluto di seta verde, abbinate ai relativi tendoni, per completare le tre finestre che si aprono sulla Sala del Consiglio è attestata negli inventari patrimoniali di Palazzo Reale, completi nella descrizione di tutti gli elementi d’arredo, solamente a partire dal 1880. Grande attenzione fu rivolta nella seconda metà dell'Ottocento a questo tipo di elementi di d'arredo e in particolare ai tessuti di rivestimento che dovevano rendere accogliente l'ambiente. Tuttavia, è noto che Pelagio Palagi venne richiesto di curare il disegno, la scelta dei materiali e dei professionisti anche per l’esecuzione di parti d’arredo fisse, dai pavimenti alle tappezziere, e mobili di ogni sorta sino alle “aste per drapperie” al fine di creare ambienti caratterizzati da una forte unità decorativa in cui le arti “maggiori” e “minori” trovassero una perfetta sintesi espressiva. Pertanto, anche i tendoni di questa sala dovettero far parte, come la tappezzeria, di una unica commissione, essendo realizzate “en suite” con il rivestimento di sedie, poltrone, sgabelli e divano, non solo per la scelta materica del tessuto, ma anche per il decoro. Benché manchino studi specifici, è da ipotizzarsi, dunque, che il disegno si debba a Pelagio Palagi e che l’esecuzione sia stata affidata a una manifattura torinese, forse quella del noto Bernardo Solei, cui si deve il rivestimento delle pareti delle vicine Sale del Trono e dell’Udienza, oppure ad artigiani milanesi cui spesso Palagi si rivolse durante i decenni al servizio di Casa Savoia. La messa in opera del parato si concluse nel 1848, pertanto, si deve pensare che anche i tendaggi siano stati montati entro questa data. Non è da escludere, infine, che parti della mantovana siano state rifatte in occasione dei lavori che interessarono il Palazzo per il centenario dell’Unità d’Italia nel 1961. La numerazione relativa alla sequenza inventariale (1880, 1908, 1966) è stata attribuita arbitrariamente all’esemplare in oggetto, dal momento che i numeri indicati negli inventari, forse apposti sul retro di esso, non sono visibili a una osservazione frontale senza lo smontaggio del manufatto
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100401047
- NUMERO D'INVENTARIO 1387-1388
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Musei Reali - Palazzo Reale
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0