Ritratto di Margherita di Savoia-Genova

miniatura, post 1862 - ante 1874

Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, con taglio poco al di sotto della spalla. Il busto è quasi del tutto frontale, il volto è rappresentato di tre quarti, con lo sguardo rivolto verso l’osservatore. Porta i capelli raccolti, ornati da diadema con pietre preziose e brillanti, come gli orecchini. Al collo un collarino in tessuto e una ricca collana. Porta un abito con ampio scollo che lascia le spalle scoperte. La veste è ornata da un motivo floreale che attraversa il busto e le corte maniche a palloncino. Sulle braccia posa uno scialle di tessuto semi trasparente. Sfondo neutro, sfumato, nei toni di grigio. La tela è posta entro una cornice in legno intagliato e dorato di luce ovale e di profilo rettangolare. La porzione ovale presenta una tipologia a gola. Battuta liscia. Sottile fascia interna filettata; fascia liscia, la terza ornata co motivo ad ovoli, una seconda liscia e l’ultima filettata. Nella porzione superiore, al centro, è intagliato uno stemma cimato da corona chiusa. Da esso si dipartono due ghirlande floreali che scendono per circa un terzo dell’altezza

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA cartone/ pittura
  • MISURE Altezza: 24 cm
    Larghezza: 18 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera presenta solamente contrassegni inventariali relativi alle campagne di catalogazione dei beni del castello di Racconigi. Si deve presumere, pertanto, che l’oggetto sia qui pervenuto per dono o per acquisto durante i decenni in cui il principe di Piemonte, e poi ultimo re d’Italia, Umberto II raccolse in questa sede le sue collezioni pittoriche, primariamente dedicate all’iconografia e alla storia sabauda. Il dipinto raffigura Margherita di Savoia-Genova (Torino, 1851-Bordighera, 1926). Figlia primogenita di Ferdinando di Savoia – Genova, fratello di Vittorio Emanuele II, e di Maria Elisabetta di Sassonia. Rimase orfana di padre a soli quattro anni nel 1855, e crebbe, con il fratello Tomaso, sotto la tutela del Re tra Torino, Stresa ed Agliè, seguita dalla sua intelligente e raffinata istitutrice , Rosa Arbesser. Sapeva parlare correntemente francese, tedesco e inglese ed amava la letteratura, la musica e la poesia. Nel 1867 venne scelta come sposa dell’erede al trono, il cugino Umberto, quasi a voler consolidare la forza di Casa Savoia nell’arduo compito del compimento dell’unificazione italiana in tutte le sue sfaccettature. Le nozze furono celebrate a Torino 22 aprile 1868 ma, pochi giorni dopo, la coppia partì per la nuova capitale, Firenze. Margherita, seppur non ancora regina, fu la prima donna di Casa Savoia, a cui spettava l’arduo compito di attrarre se consensi e creare una raffinata corte italiana. Seppe perfettamente incarnare tale ruolo, dapprima a Firenze e poi nella definitiva capitale Roma, luogo dove trovò diverse resistenze da parte della nobiltà papale e dove dovette trasformare l’antico palazzo pontificio del Quirinale in un Palazzo Reale. Riuscì perfettamente nella sua missione a tal punto che non solo la nobiltà si avvicinò al nuovo casato, ma addirittura poeti come Giosuè Carducci, di fede repubblicana, composero odi in suo onore. Dal 1878 fu dunque la prima Regina d’Italia, Maria Adelaide era infatti morta prima del compimento dell’unità nazionale; seppe incarnare perfettamente questo ruolo facendo innamorare di se le masse. Ebbe una personalità molto forte e ligia al suo dovere e seppe abbandonare la scena istituzionale quando nell’estate del 1900 accolse a Monza, all’indomani del regicidio, il figlio Vittorio Emanuele III e la nuora Elena, a cui cedette il passo in quanto nuova Regina. Trovò quindi dimora nel palazzo di via Veneto a Roma, che venne chiamato appunto Palazzo Margherita, dove creo la sua piccola corte della “Casa della regina Madre”, ma continuò ad amare la sua terra natia trascorrendo diversi periodi dell’anno tra Torino, Stupinigi e l’amata Gressoney. Il ritratto dovette essere realizzato contemporaneamente al pendent rappresentante Umberto I di Savoia, come dimostra anche l’identità delle cornici di gusto eclettico, quasi neo classicista, sormontate da una ghirlanda e dallo stemma di Savoia, semplice con corona chiusa. I due principi sono rappresentati in età giovanile, probabilmente poco dopo il matrimonio avvenuto nel 1868. Le due figure sono orientate di tre quarti, in modo che i due dipinti possano essere disposti uno di fronte all’altro. Si tratta di due immagini di piccolo formato, forse derivate da ritratti dipinti di maggiori dimensioni o da fotografie a destinazione ufficiale, come si evince dalle espressioni dei due, pensierose e composte e dai caratteri degli abiti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399773
  • NUMERO D'INVENTARIO R 1033
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tavola, in basso, al centro - R 1033 (giallo) - capitale alto-basso, corsivo alto-basso, numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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