Maria Cristina di Savoia
Il personaggio è rappresentato a tre quarti di figura, semi frontale. Lo sguardo rivolto verso sinistra. Porta i capelli semi raccolti dietro la nuca con trecce, sulla quale poggia un lungo velo bordato di pizzo che discende sino oltre il punto vita. Porta al collo, sotto al colletto che delimita la scollatura della veste, un pendente. Indossa una veste dal corpetto accollato, profilato da pizzo, come le estremità delle tratte maniche. Stretto punto vita e ampia gonna. Le mani sono unite in preghiera. La figura è, presumibilmente, inginocchiata presso un altare sul cui piano, è collocato un crocifisso da tavolo. Il rilievo in marmo è posto entro una cornice in legno, intagliato e dorato, di formato rettangolare e luce ovale. Tipologia a gola. Battuta liscia. Fascia interna ornata da fogliette stilizzate; centrale sottile liscia e esterna di più ampie dimensioni con coppie di foglie lanceolate e dentellate.. Nella parte superiore cimasa intagliata con motivo a rami di alloro intrecciati a definire una corona al centro
- OGGETTO rilievo
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MATERIA E TECNICA
marmo di Carrara/ incisione
marmo di Carrara/ lucidatura
marmo di Carrara/ scultura
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MISURE
Altezza: 34 cm
Larghezza: 27 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
- INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come riportato nell’inventario dei beni della residenza redatto da Noemi Gabrielli, la tela raffigura Maria Cristina di Savoia (Cagliari, 1812-1836). Figlia di Vittorio Emanuele I e di Maria Teresa d’Asburgo-Este, dopo l’abdicazione del padre Vittorio Emanuele I a favore di Carlo Felice, soggiornò a Nizza, poi a Moncalieri. Dopo una breve sosta a Modena, si stabilì con la madre e la sorella Maria Anna, che divenne imperatrice d’Austria, a Palazzo Tursi in Genova. Tutte e tre nel 1825 decisero di recarsi a Roma per l’apertura dell’Anno Santo. Forte fu la sensibilità religiosa della principessa. Nel 1832 sposò Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie. Con il trasferimento a Napoli, non venne meno il suo forte credo cattolico, espresso sia in continue pratiche di fede che nell’attività caritativa, con particolare attenzione al settore dell’educazione. Morì di parto, dando alla luce l’ultimo re delle Due Sicilie, il futuro Francesco II. Rapidamente, la principessa divenne soggetta a una particolare devozione. Nel 1859, possibile anno di esecuzione dell’opera in oggetto o comunque estremo per l’esecuzione del rilievo, Pio IX firmò il decreto di introduzione della sua causa di beatificazione, conclusasi solamente nel 2014. L’opera è concepita in modo da essere funzionale al processo di riconoscimento di santità, presentando la sovrana, di aspetto giovanile, in preghiera, secondo una diffusa iconografia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399750
- NUMERO D'INVENTARIO R 7489
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
- ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 7489 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0