Allegoria del duca Emanuele Filiberto di Savoia

dipinto, post 1841 - ante 1860

In primo piano, a destra, su un basamento ad altezza d’uomo, è posto un busto del duca Emanuele Filiberto di Savoia. Raffigurato in armatura e golilla. Il viso è ruotato verso l’osservatore. Di fronte ad esso è posta una figura femminile stante, con una gamba lievemente sollevata, vestita di tunica, stretta sotto il seno da nastro, e mantello. Porta i capelli raccolti e indossa sul capo una corona di alloro. Una seconda la tiene in mano per porla sulla scultura. L’altra mano tiene una tavola con iscrizione in lettere capitali, e uno stilo. Dietro il gruppo, nella parte superiore della tela, è rappresentata una seconda figura femminile allegorica in volo. Indossa vesti analoghe alla prima, porta i capelli sciolti, è dotata di ali e suona la tuba. La mano rimasta libera tiene una palma. Intorno ad essa è dipinta una nuvola dai toni giallo-rossi. In basso, a sinistra, vicino al busto è dipinta una pianta di alloro, mentre ai piedi dell’erma sono rappresentati un cannone e vari stendardi. Dietro di essi, a sinistra, in lontananza, si trova una pianura con un contadino intento ad arare e rilievi montuosi

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Profondità: 4 cm
    Altezza: 373 cm
    Larghezza: 288 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela è priva di iscrizioni o contrassegni inventariali ad eccezione di quelli relativi all’appartenenza alle raccolte del castello di Racconigi degli anni Ottanta dell’Ottocento agli anni Cinquanta del Novecento. L’omaggio al duca di Savoia Emanuele Filiberto (1578) induce a ipotizzare, in ogni caso, che l’esecuzione dell’opera si debba collocare nella temperie culturale piemontese della metà dell’Ottocento tra celebrazione risorgimentale e indirizzi storicisti. Potrebbe trattarsi di un dipinto presentato alle annuali esposizioni della Promotrice torinese acquistato dalla famiglia reale oppure da qualche esponente dell’aristocrazia piemontese e infine donato o acquistato dal Principe di Piemonte Umberto tra gli anni Venti e gli anni Trenta del Novecento per arricchire la sua raccolta di iconografia dinastica. Il modo in cui sono rese le due figure femminili, nella linearità dei profili e nella scelta delle vesti, richiama una cultura figurativa classicista accademica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399533
  • NUMERO D'INVENTARIO R 7852
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, a destra - R 7852 (giallo) - capitale alto-basso - a impressione - non determinabile
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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