Ritratto di Cristina Luisa di Palatinato-Sulzbach

dipinto, post 1751 - ante 1751

Il personaggio è rappresentato a tre quarti di figura. Il corpo è orientato di lieve tre quarti, il viso, sereno e giovanile, è rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con i capelli parzialmente raccolti, con scriminatura centrale, fronte scoperta e alcuni boccoli che discendono dietro alla schiena. Un filo di perle attraversa il capelli e si arricchisce, sul lato, di un gioiello con perla a goccia. Indossa un abito dallo scollo quadrato, ornato di pizzi che profilano anche le maniche engageants della camicia. Il corpetto, in tessuto floreale a grosso modulo, come le maniche e la gonna a panier, è ornato con un gioiello cucito appena al di sotto del seno composto di pietre preziose e perle pendenti a forma di goccia. Sulle spalle è appoggiato un manto foderato di ermellino e trapunto da nodi sabaudi. Sfondo neutro di colore bruno. La tela è conservata entro una cornice di formato e luce ovale in legno intagliato, verniciato e dorato. Tipologia a cassetta. Battuta liscia; fascia interna ed esterna modanata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 103 cm
    Larghezza: 82.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Campana Genoveffa (metà Sec. Xviii): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, come indicato nell’inventario compilato da Noemi Gabrielli negli anni Cinquanta del Novecento, raffigura Cristina Luisa di Palatinato-Sulzbach (Sulzbach-Rosenberg, 1704 – Torino, 1723), prima moglie del re di Sardegna Carlo Emanuele III. Ottava figlia del conte palatino Teodoro Eustachio del Palatinato-Sulzbach e di Maria Eleonora d'Assia-Rotenburg, sposò il principe sabaudo nel 1722. La posizione della mano della principessa sul manto regale, nel dipinto in oggetto, sottolinea il potenziale passaggio dalla posizione di principessa di Piemonte e duchessa di Savoia a regina, mai avvenuto per la sua precoce morte. Si tratta di una immagine ufficiale della sovrana, prodotta all’interno dell’atelier di corte, forse su prototipo della pittrice Maria Giovanna Battista Clementi detta la Clementina, e destinata ad essere più volte replicata nel corso dei decenni, possibilmente per serie dinastiche relative alle tre mogli di Carlo Emanuele III. Infatti l’opera, porta sul retro una iscrizione che la attribuisce alla pittrice Genoveffa Campana, discendente della dinastia dei ritrattisti della famiglia Curlando e attiva, sia con opere di invenzione che come copista alla metà del XVIII secolo in Piemonte
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399431
  • NUMERO D'INVENTARIO R 3243
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, al centro - R 3243 (giallo) - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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