Ritratto di Polissena d’Assia Rheinfels-Rotenburg

dipinto, post 1730 - ante 1734

Il personaggio è rappresentato a tre quarti di figura. Il corpo è orientato di lieve tre quarti, il viso, sereno e giovanile, è rivolto verso l’osservatore. Porta una parrucca con i capelli parzialmente raccolti, con scriminatura centrale, fronte scoperta e alcuni boccoli che discendono dietro alla schiena. Un diadema orna la parte centrale della nuca. Indossa un abito dallo scollo quadrato, ornato di pizzi che profilano anche le maniche engageants della camicia. Quelle della veste e il corpetto sono profilate di pelliccia e ornate con gioielli composti di pietre preziose e perle pendenti a forma di goccia. Sulle spalle è appoggiato un manto foderato di ermellino e trapunto da croci e nodi sabaudi. La figura è seduta su una sedia dall’alto schienale rivestita in tessuto blu profilato da gallone dorato. Lo stesso tipo di tessuto è utilizzato per il cuscino posto sul tavolino, scorciato, in primo piano a destra. Al di sopra del primo una corona chiusa che viene indicata e toccata dalla principessa. Sfondo neutro di colore bruno; sulla sinistra si intravede un tendaggio drappeggiato. La tela è conservata entro una cornice di formato e luce ovale in legno intagliato, verniciato e dorato. Tipologia a cassetta. Battuta liscia; fascia interna ed esterna modanata

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 104.5 cm
    Larghezza: 83 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Reale
  • INDIRIZZO Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, come indicato nell’inventario compilato da Noemi Gabrielli negli anni Cinquanta del Novecento, raffigura Polissena d’Assia Rheinfels-Rotenburg (Langenschwalbach, 1706 – Torino, 1735), seconda moglie del re di Sardegna Carlo Emanuele III. Figlia primogenita di Ernesto Leopoldo d'Assia-Rotenburg e di Maria Anna di Löwenstein-Wertheim-Rochefort, sposò il principe sabaudo nel 1724. La coppia ebbe sei figli, quattro dei quali raggiunsero l’età adulta. Il primogenito, Vittorio Amedeo, successe al trono nel 1773. Nel 1730, a seguito dell’abdicazione di Vittorio Amedeo II, Polissena divenne regina di Sardegna. La posizione delle due mani della principessa in prossimità della corona e i ricami sul manto regale nel dipinto in oggetto sottolineano il passaggio dalla posizione di principessa di Piemonte e duchessa di Savoia a regina. Si tratta di una immagine ufficiale della sovrana, prodotta all’interno dell’atelier di corte, forse su prototipo della pittrice Maria Giovanna Battista Clementi detta la Clementina, e destinata ad essere più volte replicata. Una seconda versione dello stesso dipinto, infatti, di qualità lievemente maggiore, si conserva a Villa della Regina
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100399430
  • NUMERO D'INVENTARIO R 3242
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Castello di Racconigi
  • ENTE SCHEDATORE Castello di Racconigi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, tela, in basso, al centro - R 3242 (giallo) - maiuscolo/ numeri arabi - a matita - non determinabile
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1730 - ante 1734

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE