prospetto di capitello con draghi alati, foglie e putto

disegno, post 1857 - ante 1858

Prospetto di capitello figurato con abaco circolare a ovoli e fiore. Due draghi alati si attorcono sul fondo del calato a foglie; a destra figura umana fantastica con gambe di serpe. Astragalo e listello

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta ocra/ carboncino
    carta ocra/ gesso
    carta ocra/ matita nera
  • ATTRIBUZIONI Isella Pietro (attribuito): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Archivio di Stato di Vercelli
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il foglio, assieme con l’inv. n. 6 (ASV, Elenco 2013) raffigura, da diverso punto di vista, uno dei capitelli realizzati (si tratta di una serie numerosa) tra il 1857 e 1858 dallo stuccatore e ornatista svizzero Pietro Isella (1808/1871) nelle navate del Duomo di Sant’Evasio a Casale Monferrato nell’ambito della campagna di restauro intrapresa sotto la direzione di Edoardo Arborio Mella tra 1857 e 1861. I due disegni sono legati a quelli inv. nn. 4‐5 del medesimo archivio (ASV, Elenco 2013) a cui li accomuna tecnica, supporto, stile e condotta grafica. Essi raffigurano un capitello romanico ritrovato durante le operazioni di rimozione dell’apparato barocco dell’atrio del Duomo avvenute a partire dal Gennaio 1857 e che sono documentate dal manoscritto del canonico Rho (Casale Monferrato, Archivio Capitolare, pubblicato da Tatiana Kirilova Kirowa, “Metodologie di intervento nei restauri di della metà dell’Ottocento in Piemonte, il duomo di Casale”, in Rivista di Storia, Arte, Archeologia per le Province di Alessandria e Asti, 1977; Morgantini 1988, p. 30) il quale precisa che proprio dal capitello romanico fu tratto il curioso motivo dei mostri che tormentano alle spalle il puttino, messo poi in opera in alcuni dei nuovi capitelli realizzati da Pietro Isella in occasione del restauro del Mella. Grazie alle iscrizioni presenti sui foglio inv. 4 e 5 (ASV, Elenco 2013) è possibile datare con precisione quei fogli al marzo 1857 e assegnarli alla mano di Isella. Il disegno inv. n. 6 ed il compagno inv. n. 7 devono perciò essere coevi o di poco posteriori. Riguardo ai nuovi capitelli, dalla Cronaca del Rho si evince che un disegno, quello con il motivo del putto, era stato presentato anche prima dell’intervento del Mella ma era stato momentaneamente accantonato. In seguito venne adottato, pur essendo stato criticato per la forma del putto ‘siccome quella che troppo risente dell’attuale progresso delle arti e si allontana evidentemente dall’epoca’. Il Canonico Rho puntualizza però, a favore del lavoro di Isella, che nessun altro artista avrebbe ricopiato i putti e i mostri dell’atrio così com’erano, senza apportavi modifiche, poiché sarebbe apparso come mascheramento degli interventi di restauro ottocenteschi con le opere antiche. I due fogli fanno parte di un gruppo di 20 (ASV, Elenco 2013, inv. nn. 1‐17, 27‐27 bis, 117) che sono da ascrivere, su base documentaria, allo stuccatore ed ornatista Pietro Isella. Il capitolo “I cantieri della scultura” (saggio di Rossana Arena, Cinzia Piglione e Giovanni Romano, in Piemonte Romanico a cura di G. Romano, Torino 1994) ci fornisce un ulteriore conferma che i fogli in questione siano stati realizzati dal ornatista ticinese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100378639
  • NUMERO D'INVENTARIO 7
  • ENTE SCHEDATORE Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro"
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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