prospetto di finestra bifora

disegno, 1857 - 1857

Prospetto di due arcate modanate, a tutto sesto, poggianti al centro su abaco e echino esagonale e capitello a foglia d’acanto e voluta; ai lati su due semi abachi e semicapitelli decorati a foglia stilizzata e volute, con fiore d’abaco. Al di sotto di capitelli e semicapitelli, porzioni di colonne, al centro con scanalatura tortile, ai lati lisce. Al centro dell’arcata è un peduccio con piccola foglia

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta azzurra/ inchiostro
    carta azzurra/ carboncino
    carta azzurra/ pittura a tempera
  • MISURE Altezza: 939 mm
    Larghezza: 1428 mm
  • ATTRIBUZIONI Isella Pietro (attribuito): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Archivio di Stato di Vercelli
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I disegni inv. nn. 1 e 3 erano in origine le due metà di uno stesso foglio in un secondo momento diviso e che, congiunti per il lato lungo, raffigurano la bifora sinistra sulla parete orientale dell’atrio del Duomo di Sant’Evasio a Casale Monferrato, restaurato da Edoardo Arborio Mella tra 1857 e 1861. La data di esecuzione “21 Marzo 1857” è iscritta al foglio inv. n. 3. Tale datazione vale anche per il disegno inv. n. 2, che presenta medesimo supporto, tecnica e grafia delle iscrizioni ed è il rilievo laterale di uno dei capitelli della stessa finestra. I capitelli sono senz’altro originali, poiché, nel 1861 Raffaele Pareto, con la collaborazione dell’ingegnere Giovanni Larghi, li pubblicava, campionando alcuni capitelli del Duomo, definendoli “i più conservati e originali dell’atrio” (Pareto, Raffaele, “Duomo di Casale”, in Giornale dell’Ingegnere, Architetto ed Agronomo, 1861). Una traccia a matita, interamente all’arcata sinistra, a partire dal semicapitello sinistro, indica una primitiva intenzione di traccia un arco più stretto. I tre fogli fanno parte di un gruppo di 20 (ASV, Elenco 2013, inv. nn. 1‐17, 27‐27bis, 117) che sono da ascrivere, su base documentaria, allo stuccatore ed ornatista Pietro Isella, presente nel cantiere del Duomo di Casale nel 1857 e quindi coinvolto nel restauro diretto dal Mella a partire dall’estate di quell’anno. Pietro Isella realizzò alcuni rilievi delle antiche parti scolpite dell’atrio del Duomo che, nell’inverno e nella primavera 1857 andavano emergendo dallo smantellamento degli intonaci barocchi in vista del restauro dell’edificio. Il capitolo “I cantieri della scultura” (saggi di Rossana Arena, Cinzia Piglione e Giovanni Romano, in Piemonte Romanico, in Arte in Piemonte, a cura di Giovanni Romano, Torino 1994, pp. 196-198) ci fornisce un ulteriore conferma che i fogli in questione siano stati realizzati dall’ ornatista ticinese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100378634-1
  • NUMERO D'INVENTARIO 1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro"
  • ISCRIZIONI in alto al centro - Prospetto della finestra sopra l’entrata della nave esterna settentrionale/ vista dell’interno - Isella Pietro - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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