La Poesia. allegoria della poesia
dipinto,
1825 - 1825
Constantin Abraham (1785/ 1855)
1785/ 1855
Cornice in legno intagliato e dorato con motivi vegetali
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 40 cm
Larghezza: 32 cm
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ATTRIBUZIONI
Constantin Abraham (1785/ 1855)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Manica Nuova
- INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Abraham Constantin si forma a Ginevra nella bottega di Henri l’Evêque, prima di trasferirsi a Parigi nel 1807 per proseguire la sua formazione sotto la direzione del barone Gérard. In Francia, grazie a Josephine de Beauharnais, Constantin ottiene il sostegno della famiglia imperiale, che gli commissiona numerosi ritratti su smalto. Collabora in seguito con la manifattura di Sèvres, il cui direttore, Brogniart, gli propone di trasferirsi a Firenze nel 1820 con l’incarico di riprodurre su smalto le opere degli antichi maestri. Constantin soggiorna in Toscana fino al 1826, anno in cui il re Carlo Alberto di Savoia acquista diciassette degli smalti su porcellana eseguiti durante il soggiorno a Firenze per 125.000 Franchi. Al suo ritorno a Parigi, Constantin è nominato “pittore su porcellana” di Carlo X e ottiene, poco dopo, la commissione per il “Carlo Alberto principe di Carignano alla presa del Trocadero”. Nel 1829, l’artista si trasferisce a Roma, dove decide di riprodurre su ceramica tutti gli affreschi di Raffaello del Vaticano e della Farnesina. Nel 1840, pubblica assieme a Stendhal, con cui condivide spesso il proprio alloggio a Roma, le “Idées italiennes sur quelques tableaux célèbres”. L’opera della Galleria Sabauda fa parte del gruppo di diciassette dipinti su ceramica, che erano inizialmente destinati alla manifattura di Sèvres, ma che furono acquistati da Carlo Alberto di Savoia nel 1826. Al momento della vendita, Constantin chiese e ottenne dal sovrano sabaudo la possibilità di esporre le opere in diverse città europee durante i mesi successivi. A Ginevra, la mostra nelle sale inferiori del Casino durò otto giorni. A Parigi, gli smalti furono presentati nel palazzo dell’Institut nei primi giorni di marzo, dove poté ammirarli anche Stendhal. A Londra, ultima tappa del viaggio di Constantin, i dipinti furono esposti in un palazzo su Regent Street. L’opera è una copia dal dipinto di Carlo Dolci, dipinto tra il 1648 e il 1649 e conservato presso la Galleria Corsini a Firenze. Durante tutto l’Ottocento, la tela fu largamente apprezzata e copiata, anche in virtù del fatto che si credeva che la tela rappresentasse la figlia del pittore fiorentino nei panni allegorici della Poesia. I colori vivi e smaltati dell’originale si prestavano inoltre alla trasposizione dell’opera su smalto. Abraham Constantin eseguì anche un’altra copia del dipinto di Dolci nel 1822. L’opera è oggi conservata presso la Galleria d’Arte Moderna di Firenze, dopo aver a lungo appartenuto alla Palatina
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100351219
- NUMERO D'INVENTARIO 392
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2013
- ISCRIZIONI sul retro - Peint pour la Manufacture Royale de Sèvres par A. Constantin 1825 - Abraham Constantin - a pennello - francese
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0