Paesaggio montuoso con villaggio, fiume e sagra di contadini
dipinto,
ca 1700 - ca 1710
Griffier Jan I (1652 O 1656/ 1718)
1652 o 1656/ 1718
Dipinto di formato rettangolare con cornice il legno intagliato e dorato
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Olandese
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ATTRIBUZIONI
Griffier Jan I (1652 O 1656/ 1718)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Manica Nuova
- INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è da ascriversi a Jan Griffier, che lo eseguì nel primo decennio del XVIII secolo, forse in pendant con il Paesaggio con villaggio, fiume, barche e bivacco di contadini della Galleria Sabauda (inv. 73). Già interpretato come un’allegoria dell’estate, presenta le caratteristiche peculiari della produzione del pittore olandese, formatosi presso Roeland Roghman ad Amsterdam e Jan Looten a Londra. Griffier subì la suggestione delle vallate fluviali renane dipinte da Herman Safteleven: a differenza di quest’ultimo, egli tuttavia non raffigurò luoghi reali, bensì paesaggi fantastici costellati di edifici e personaggi pittoreschi, che nello scenario immaginario, nell’abbondanza dei dettagli e nell’esecuzione preziosa richiamavano i paesaggi universali del tardo Rinascimento. L’opera faceva parte della quadreria viennese del principe Eugenio di Savoia Soissons ed era esposto nel Belvedere Inferiore. Giunse a Torino nel 1741, quando gran parte della quadreria del principe fu acquistata da Carlo Emanuele III di Savoia. Ad un certo stadio della sua carriera Jan Griffier, che si era formato con il paesaggista Roelant Roghman, iniziò a creare delle variazioni delle famose vedute del Reno di Herman Saftleven. A differenza di quest’ultimo, Griffier non dipinse luoghi esistenti; le sue vedute erano costellate di cittadine e castelli pittoreschi e di personaggi coinvolti in attività di svago. Con il loro scenario immaginario, l’abbondanza di dettagli e l’esecuzione-gioiello, i capricci della Renania di Griffier richiamano i paesaggi universali del tardo Rinascimento. Il presente dipinto è stato talvolta considerato parte di una serie raffigurante le stagioni, ma non vi sono motivi per ritenere che si tratti di un’allegoria dell’estate
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100351014
- NUMERO D'INVENTARIO 74
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0