dipinto murale, complesso decorativo - ambito lombardo (terzo quarto sec. XV)
dipinto murale
post 1460 - ante 1469
Complesso decorativo che si estende, con diversi soggetti e motivi decorativi, alle pareti e alle volte della quarta e della quinta cappella, nonchè ad alcune porzioni di quest'ultima. Altri interventi si registrano nelle pareti della sacrestia nuova e nel muro esterno dell'edificio
- OGGETTO dipinto murale
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
intonaco/ pittura a secco
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di San Giorgio
- INDIRIZZO Piazza Giorgio Anselmi, Valperga (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come afferma Claudio Bertolotto, dal punto di vista stilistico nelle due cappelle "pur considerando i danni subiti da molte raffigurazioni, si può comunque rilevare la presenza di un équipe che raggiunge un linguaggio culturalmente omogeneo, sotto la guida di un maestro affiancato da validi collaboratori". La cultura di questi artisti viene identificata come lombarda, "legata alle estreme manifestazioni del gotico internazionale diffuse in Lombardia fino oltre la metà del Quattrocento". Lo aveva peraltro già osservato Andreina Griseri, notando i rapporti tra i Dottori della Chiesa e gli Evangelisti di Valperga, oltre che dei santi "a formato gigante" sull'esterno della chiesa, con la "volta singolare, morbidissima, con i Padri della Chiesa, sontuosi come tarocchi del Bembo, in San Giovanni a Rocca Canavese". Elena Brezzi Rossetti, inoltre, portava avanti i confronti con gli affreschi di Rocca, analizzando la fascia decorativa presente nel sottarco tra la terza e la quarta cappella, presente a Rocca nelle fasce decorative che separano le vele della volta. Dopo un attento restauro si è proposto un paragone con un'altra chiesa a Rocca, quella di Santa Croce. Si può dunque ritenere che a Valperga abbia operato lo stesso atelier di Rocca, verosimilmente negli anni '60 del Quattrocento, forse poco dopo la conclusione della decorazione dell'abside con le Storie della Passione, affrescatte da Giovanni Pietro De Scotiis nel 1462. LO stato di conservazione, infine, precario in alcune parti, permette tuttavia di riconoscere alcune mani più raffinate (come nelle già citate voltte con gli Evangelisti ed i Dottori) e altre più corsive, ma spesso anche vivamente espressive (come nella Scena di martirio della parete laterale della quinta cappella)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100218034-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0