adorazione dei Re Magi
La grande composizione, che si estende all'intera parete, interrotta solo al centro dal grande rosone in terracotta, raffigura in primo piano i tre Re Magi, vestiti alla moda del tempo, dei quali uno è genuflesso, mentre gli altri due in piedi indicano la stella posta sopra la capanna. Tengono in mano le ampolle con i tradizionali doni, mentre risulta illeggibile la raffigurazione della Sacra Famiglia, in basso a destra, a causa di un'apertura praticata verso la chiesa (si vede solo Gesù Bambino, tenuto probabilmente in braccio dalla Madonna). Nella capanna, di cui rimane visibile solo parte del tetto, si scorgono le figure del bue e dell'asinello, di fronte alla mangiatoia. Il paesaggio roccioso è realisticamente disegnato con pastori e alberi; in particolare, sulla sinistra un angelo in volo reca un cartiglio con un'iscrizione, verso il quale rivolgono lo sguardo un pastore intento a suonare una cornamusa a cavalcioni di una roccia, un altro che sta bevendo ed addirittura un cane. Nella parte opposta si distingue la stella a sua volta osservata da due pastori, uno dei quali è intento a scalare la roccia per avvicinarsi di più alla sacra apparizione. Sul pilastro a sinistra erano raffigurati due santi; per quello in alto si ipotizza l'identificazione (continua in OSS)
- OGGETTO dipinto murale
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MISURE
Altezza: 4.90 m
Larghezza: 4 m
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di San Giorgio
- INDIRIZZO Piazza Giorgio Anselmi, Valperga (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La costruzione di questa sacrestia è riferibile alla fine del Seicento, quando si decise di ricavare un vano addossato al lato esterno della cappella di San Pantaleone e dell'abside, dove in precedenza era presente il cimitero dei bambini. Si appoggiò allora una nuova muratura sul grande rosone, sulla ricca decorazione superiore in terracotta, che continuava quella esterna dell'edificio e sul grande affresco.Andreina Griseri, osservando l'affresco un tempo rappresentato nella parete esterna della chiesa, notava affinità stilistiche con il codice di Ercole I d'Este. Elena Brezzi Rossetti, considerando "la minuta rappresentazione dei cani e delle pecore che pascolano tra i ciuffi d'erba", ipotizzava un rapporto stringente con la miniatura lombarda (già osservato, nella stessa campagna decorativa, nella scena del martirio di San Pantaleone). Dal punto di vista stilistico, la presente raffigurazione, all'interno della decorazione delle due cappelle (quarta e quinta), viene considerata come un intervento più raffinato, rispetto ad altre mani riconoscibilmente più corsive e meno espressive
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100218034-15
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI pilastro, sotto la figura del santo in alto - s jo - caratteri gotici - a pennello nero - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0