soggetto assente

bandiera, 1774 - 1774

Drappo realizzato con la tecnica del ricamo ad intarsio con taffetas ora ocra e azzurro, scelta per definire le figure poste al centro. Lungo il bordo corre un'alta fascia ornata da nodi sabaudi e rosette, realizzate a pennello in nero, grigio e giallo. Bordo esterno in taffetas giallo. Al centro campeggia l'ama sabauda

  • OGGETTO bandiera
  • MATERIA E TECNICA seta/ pittura
    seta/ taffetas
    seta/ ricamo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
  • INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il drappo doveva apparire quadrato, di circa 180 cm di lato, quadripartito dalla croce di Savoia bianca con i bracci che non raggiungono gli orli. Il colore di fondo dei quattro quarti è, rispettivamente: al 1° all'asta e 3° al battente, blu; al 2° al battente e 4° all'asta bianco. Dai quattro angoli interni partono tre fiamme ondeggianti ciascuna di colore giallo. Al centro della croce era posto lo stemma del reparto (inquartato, al 1° e 3° sul campo bianco l'aquila di Savoia antica con in petto Savoia moderna - di rosso alla croce d'argento, qui bianca; al 2° e 4° sul campo oro - qui giallo - l'aquila imperiale nera ) inserito in cornice barocca dorata sovrastata da corona reale dorata e foderata di rosso. Il drappo è bordato su tutti e quattro i lati da una larga fascia bianca ornata del nastro ondeggiante azzurro "alla sarda", appuntato verso l'esterno ai quattro angoli, verso l'interno in corrispondenza dei bracci della croce. Fiamme e bordo bianco sono bordati d'oro. Recto e verso sono identici tra loro. Al lato all'asta è cucita la vena azzurra che serviva ad infilare il drappo sulla propria asta.||Questa bandiera di battaglione fu confezionata nel 1774 dal tappezziere Carlo Dematteis, dipinta forse da Genta e data in dotazione ad uno dei sue battaglioni del reggimento Royal Allemand, al servizio del Re di Sardegna. Rimasta in possesso dell'ultimo comandante, fu nel 1800 donata dalla vedova all'Arciconfraternita dello Spirito Santo di Torino che la collocò sulla sua tomba. Nel 1906 la Congregazione la donò all'Armeria Reale di Torino assieme ad un'altra identica (O.215). Bibliografia: C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911;N. Brancaccio, L'Esercito del vecchio Piemonte dal 1540 al 1861- Gli Ordinamenti. Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, Roma, 1923; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino. Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; G. Dondi (a cura di), Primo supplemento al catalogo Angelucci. Elenco degli oggetti acquisiti dalla Armeria Reale di Torino dopo il 1890. Armi Antiche, Bollettino dell'Accademia di San Marciano, Torino: 2005. Schede vessillologiche a cura di Enrico Ricchiardi, pp. 40, 102; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1713 - 1802). Regione Piemonte e Centro Studi Piemontesi, Torino: 2006.||Strumenti 41. Corrispondenza, fascicolo 452
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216815
  • NUMERO D'INVENTARIO O.216
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • STEMMI al centro - familiare - Stemma - Savoia - 2 - Aquila con le ali spiegate
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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