soggetto assente
Drappo quadrangolare, eseguito con taffetas rosso. Al centro è ricamato l'imponenete stemma, eseguito su base in taffetas écru (?) in oro filato, paillettes dorate e cordoncino di seta azzurra, verde mela, rosso e bordeaux e oro filato, impiegati per gli sfondi delle armi e per alcuni dettagli dei collari. Ai quattro angoli, altrettanti gligli inseriti entro corone d'alloro.E' sempre in oro fialto anche il predicato del reparto. Tre pendenti, ciascuno di uno dei tre colori italiani, bordati sui quattro lati con un gallone in oro fialto, i lati più corti sono rifiniti da frange con briglie in canutiglia dorata. Sono ornati con un motivo smerlato ricamato in oro filato su imbottitura in cartone che, in quello verde, si sovrappone aun motivo a zig-zag diperle e rette, mentre in quello rosso forma anse occupate da piccoli pois. Quello bianco ha perso quasi del tutto il tessuto di fondo
- OGGETTO bandiera
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MATERIA E TECNICA
filo dorato/ a telaio
paillette/ doratura
seta/ ricamo ad applicazione
seta/ ricamo in oro
seta/ ricamo in rilievo con imbottitura
seta/ ricamo in seta
seta/ taffetas
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italia Meridionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
- LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
- INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La bandiera di Parata del 3° Reggimento Granatieri della Guardia del Re delle Due Sicilie è reperita dai piemontesi nella fortezza di Gaeta alla sua conquista (1860) fu inviata all'Armeria reale l'anno successivo. Secondo Ales (2001) la bandiera era quella di parata del reggimento e il modello relativo fu adottato negli anni '40 dell'800. La cravatte tricolori potrebbero essere state apposte all'asta della bandiera nel 1848 ed essere rimaste in uso fino al 1860, ma non se ne sono reperite notizie certe. Lo stemma è quello del Regno delle Due Sicilie riprodotta sul drappo è uno scudo partito di tre: Nel primo grande partito è la Grande Arme di Farnese, che a sua volta è partita di due e troncato di uno: nel I d'oro a sei gigli d'azzurro (Farnese); nel II e IIII di rosso alla fascia d'argento (Austria); nel IV bandato d'oro e d'azzurro (Borgogna antica, omessa però la bordura di rosso); sul tutto uno scudetto d'argento a cinque scudetti d'azzurro posti in croce, caricati ciascuno di cinque bisanti d'argento decussati, con la bordura di rosso caricata di sette torri d'oro aperte d'azzurro (Portogallo). Nel secondo grande partito, troncato di uno. Nel primo troncato: I e III di rosso al castello d'oro torricellato di tre pezzi, merlato alla guelfa, aperto e finestrato d'azzurro (Castiglia); II e IV d'argento al leone di rosso coronato d'oro (Leon); innestato in punta d'argento alla melagrana di rosso, stelata e fogliata di verde (Granada). Nel secondo troncato: di rosso alla fascia d'argento (Austria). In basso: tagliato centrato nel 1° bandato d'oro e d'azzurro alla bordura di rosso (Borgogna antica completa), nel 2° d'oro al leone di nero linguato di rosso (Fiandre). Il tutto innestato in punta di seminato di gigli d'oro, al lambello di rosso a cinque pendenti (d'Angiò). Nel terzo gran partito, troncato di uno: nel I troncato d'oro a quattro pali di rosso (Aragona); inquartato en decusse nel 1° e 4° d'oro a quattro pali di rosso, nel 2° e nel 3° d'argento all'aquila di nero spiegata e coronata dello stesso (Aragona, ovvero Sicilia). Nel II troncato, troncato d'azzurro seminato di gligli d'oro, alla bordura composta di rosso e d'argento (Borgogna moderna); nel III troncato, trinciato centrato, di nero al leone d'oro linguato di rosso (Brabante); nel 2° d'argento all'aquila dal volo spiegato di rosso, membrata e coronata d'oro, legata a trifoglio dello stesso, posta in banda (Tirolo). Nel 4° gran partito, troncato di uno. Nel I d'argento alla croce potenziata d'oro, accantonata da quattro crocette dello stesso (Gerusalemme); nel II troncato di Toscana: d'oro a cinque palle di rosso poste in cinta, accompagnate in campo da un'altra palla d'azzurro caricata di tre gigli d'oro (Medici). Sul tutto, d'azzurro a tre gigli d'oro mal disposti, alla bordura di rosso (Borbone-Angiò). L'arma è sormontata dalla corona reale accollata a tre collari (invece che sei) dei seguenti ordini cavallereschi: Insigne e Reale ordine di San Ferdinando e del Merito; Insigne e Reale Ordine di San Gennaro.||Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 507; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; A. Ziggioto Aldo, Le bandiere degli Stati italiani. (7) Gli Stati dell'Italia Meridionale parte II: la Repubblica di Amalfi - il Regno di napoli e di Sicilia - La Repubblica Partenopea - L'epoca dei napoleonidi - La Restaurazione: il Regno delle Due Sicilie - La Sicilia e il governo autonomo del 1848 - la Repubblica di Senàrica. Armi Antiche, Bollettino dell'Accademia di San Marciano. Torino 1987, 99 - 119. S. Ales, Insegne militari preunitarie italiane. Stato Maggiore Esercito, Ufficio Storico. Roma: 2001; R. Cosentino Rosanna (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino.Umberto Allemandi & C. Torino: 2005
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216796
- NUMERO D'INVENTARIO O.189
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- ISCRIZIONI sul drappo, in basso, recto e verso - 3.° R. TO DEL.A GUAR.A GRA.RI - lettere capitali - a ricamo -
- STEMMI sul drappo, recto - statale - Stemma - Regno delle due Sicilie - 2 - Lo scudo è è sormontata dalla corona reale accollata a tre collari (invece che sei) dei seguenti ordini cavallereschi: Insigne e Reale ordine di San Ferdinando e del Merito; Insigne e Reale Ordine di San Gennaro
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0