Adone cacciatore

orologio da mensola, ca 1820 - ca 1820

Basamento a parallelepipedo con parte inferiore aggettante. Corpo orologio a parallelepipedo perpendicolare alla base, a destra un gruppo scultoreo raffigurante un cacciatore con un corno e una lancia (Adone) in compagnia di un levriero. Piedini a ghiande stilizzate. Sul basamento fregio con cinghiale rappresentato frontalmente con due nastrini, tra rami di quercia con ghiande. Sulla cassa sopra il quadrante fregio con fiori, sotto il quadrante divinità femminile adagiata su un vascello. Sormonta la cassa un trofeo con foglie di quercia e corno da caccia.Montaggio: cassa e gruppo scultoreo fissati al basamento mediante viti e bulloni.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e schema circolare per i minuti. Lancette brunite, traforate ad occhio. Lunetta di bronzo dorato con cordonatura decorativa obliqua.Movimento tipo Parigi, diametro 95 mm. Scappamento ad ancora media. Manca il pendolo. Sospensione a filo con regolazione da tergo. Forchetta chiusa. Bariletti dentati. Partitora

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    METALLO
    SMALTO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Parigina Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Martina Charles (notizie 1814-1835): fornitore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'orologio rappresentante la partenza di Adone per la caccia è fornito da Charles Marina il 5 aprile 1817 per l'arredo della Palazzina di Caccia di Stupinigi, al prezzo di 495 lire (AST, Sezioni Riunite, Registri Recapiti, 1814-16, vol. 11, p. 314), perviene quindi al Palazzo Reale, non trovando però un ubicazione stabile. Il tipo di questo Adone, come sottolinea Paolo San Martino, ricorda Ippolito, protagonista con Teseo di tragiche rappresentazioni su molte casse francesi d'età Impero, apprezzate anche dai Savoia; una di queste era presente nella raccolta Ruspoli-Talleyrand all'Imperialino (cfr. A. González Palacios, Le vendite Demidoff e Ruspoli Talleyrand, in "Arte illustrata", nn.17-18, 1969, pp.125-126, 129-130; P. San Martino, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 39, p. 177). Sempre San Martino specifica che il 13-14 ottobre 1987 è stato venduto da Sotheby's presso il belga Château de Cleydael un identico esemplare con Adone (n. 248). Si può presuppore quindi per la cassa una datazione intorno al 1815La firma del venditore Martina pone il 1816 come post quem e 1831 com ante quem, rendendo probabile una datazione del movimento al 1820 circa (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216086
  • NUMERO D'INVENTARIO 4030
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sul quadrante - Ch.les Martina/ h.ger du Roy à Turin - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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