scena cinese

orologio da mensola, 1870 - 1890

Un orologio rettangolare entro cassa di legno con dipinte oro su fondo nero scenette cinesi. Ha sportello con vetro sormontato da frontoncino traforato e quattro piedini a cipolla. Sul davanti sotto l'orologio tre rulli con in carattere stampatello il giorno della settimana, del mese e il mese; l'anno è indicato nel riquadro alla sommità.Quadrante in smalto bianco su metallo con ore in numeri romani in nero e minuti contrassegnati da schema circolare. Lancette brunite e traforate a cuore. Lunetta dorata a cerchi decorativi. Movimento: tipo Parigi, diametro 89 mm. Scappamento di Brocot. Pendolo con doppio gancio e lente massiccia con regolazione a vite. Sospensione a molla prolungata verso la parete posteriore della cassa. Forchetta con punte a invito. Bariletti dentati. Partitora. Un dispositivo di ingranaggi con trasmissione ad angolo retto regola automaticamente il giorno della settimana e quello del mese

  • OGGETTO orologio da mensola
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    legno/ doratura/ verniciatura
    metallo/ doratura
    SMALTO
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • ATTRIBUZIONI Japy Frères (1777/ Post 1879): orologiaio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Enrico Colle vede nell'orologio una variante, più semplificata, databile al ventennio 1870-1890 di alcuni modelli presentati dall'orologiere G. B. Folis di Alessandria all'Esposizione di Torino del 1844 (cfr. E. Colle, in Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, a cura di G. Brusa, A. Griseri e S. Pinto, catalogo della mostra, Torino 1988, scheda 146, p. 342 e I. Giulio, Quarta Esposizione d'Industria e di Belle Arti al Real Valentino. Giudizio [...], Torino 1844, p. 365). Stilisticamente la decorazione della cassa si rifà ai motivi a "cineserie" in voga in tutta Europa nel Settecento e ritornati di moda intorno agli anni trenta dell'Ottocento. Lo stesso studioso non esclude che possa essere stato comprato per arredare un ambiente decorato "alla china" e che poi, non incontrando più il gusto di corte, venisse confinato in ambienti secondari del palazzo, come il Regio Mobiliere in cui è attestato nel 1880 e il Deposito delle Reali Biancherie nel 1908. La datazione al 1860-1890 è stata ricavata dal materiale d'archivio frutto della ricognizione effettuata nel 1988 in occasione della mostra da Enrico Colle e conservato in SBAS.Giuseppe Brusa, che data la costruzione del movimento al sesto decennio del secolo, rivela come curiosità che in questo orologio, come in tutti quelli simili presenti nel palazzo, chi ha stampato i giorni della settimana ha sempre scritto "SABBATO" (cfr. G. Brusa, in Ibid.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100216047
  • NUMERO D'INVENTARIO 6811
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sul retro - 6811 [su etichetta adesiva] - numeri arabi - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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