soggetto assente
La bandiera è formata da un drappo, una cravatta e un'asta. Drappo pressochè quadrato, formato da tre pannelli di taffetas cuciti tra loro; il verde all'asta, il bianco in centro, il rosso al battente. Al centro del bianco è posta l'arme di Savoia moderna inclusa in uno scudo sannitico, il tutto sormontato dalla corona e bordato con un nastro in filo di seta azzurro. Lo scudo era leggermente sovrapposto ai lati ai due teli verde e rosso. La corona è eseguita a ricamo in seta gialla e lo stemma con la tecnica del ricamo ad intarsio. Su un lato è stato applicato del velcro. Cravatta in velluto turchese e con fodera in taffetas parimenti turchese. E' costituita da due pendenti con una lieve arricciatura superiormente; è rifinita con un cordoncino dorato. Gli orli inferiori sono rifiniti con una frangia con testa in oro filato e gonna in oro filato e canutiglia. Le scritte che corrono sui pendenti sono realizzate in canutiglia dorata
- OGGETTO bandiera
- AMBITO CULTURALE Manifattura Torinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Armeria Reale
- LOCALIZZAZIONE Armeria Reale
- INDIRIZZO p.zza Castello, 191, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reggimento Ussari di Piacenza fu creato a Parma nel settembre del 1859 e fece parte dell'Esercito della Lega dell'Italia centrale. Il reparto entrò a far parte assieme a tutti i reparti della Lega dell'Armata Sarda nel mese di marzo 1860 e fu immediatamente trasferito da Parma a Savigliano. In quella città piemontese ricevette da parte delle "Donne Parmensi" lo stendardo T.23, confezionato con drappo che presenta un disegno di transizione tra il modello sabaudo del giugno 1848 e quello istituito il 25 marzo 1860, asta modello 1860 e cravatta fuori ordinanza. Il reggimento ricevette da Vittorio Emanuele II (1849 - 1878) già nel mese di giugno 1860 il suo primo stendardo ufficiale modello marzo 1860, ma, sembra, fu autorizzato per qualche tempo a mantenere in uso anche quello ricevuto dalle donne parmensi. Successivamente lo stendardo fu depositato nel Magazzino delle Merci di Torino, dal quale fu trasferito all'Armeria Reale nel 1866. La gorbia della freccia presenta la firma di C. Borani, la cui ditta d'orificeria era incaricata ufficialmente dal Ministero della Guerra torinese di eseguire e incidere le frecce delle bandiere del nuovo modello 1860. Bibliografia: Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 527; C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; E. Ghisi, Il Tricolore Italiano 1796 - 1870. Rizzoli & C. Milano 1931; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; A. Ziggioto Aldo, Una bandiera di Trieste all'Armeria Reale di Torino. Armi Antiche, Bollettino dell'Accademia di San Marciano. Torino 1977: 39 - 46; O. Bovio, Le bandiere dell'esercito. Stato Maggiore Esercito, Ufficio Storico. Seconda edizione, Roma 1985; E. Ricchiardi, Le bandiere di Carlo Alberto (1814 - 1849). Editrice il Punto, Torino: 2000; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino.Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; E. Ricchiardi, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1806 - 1866). In prep. In collaborazione con la Regione Piemonte.Centro Studi Piemontesi, Torino. Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Corrispondenza, fascicolo 348; Strumenti 30
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100214847-0
- NUMERO D'INVENTARIO T.023
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Armeria Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
- ISCRIZIONI drappo, recto - Al Reg.to Usseri di Piacenza - corsivo - a ricamo -
- STEMMI cravatta, pendente - familiare - Stemma - Savoia - 2 - di rosso alla croce di bianco
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0