poltrona, opera isolata - produzione piemontese (?) (fine/inizio secc. XIX/ XX)

poltrona, 1890-1910

Schienale e seduta imbottiti rivestiti in velluto tagliato ad un corpo di colore giallo non originale, profilati da gallone di colore analogo in filo di cotone. Tipologia "alla reine"; spalliera sagomata; braccioli terminanti a ricciolo, elemento di raccordo con il sedile a voluta profilato con nervature. Fascia e sostegni a biscia terminanti a ricciolo, analogamente profilati da nervature

  • OGGETTO poltrona
  • MATERIA E TECNICA filo di cotone
    legno di noce/ intaglio
    legno/ verniciatura
    seta/ velluto liscio o tagliato
  • MISURE Altezza: 100
    Lunghezza: 52.5
    Larghezza: 51
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Barbaroux
  • INDIRIZZO via Bogino, 18, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Data la presenza di etichette patrimoniali dell'Ente risalenti alla campagna di inventariazione del 1928, è ipotizzabile che la coppia di poltrone, probabilmente parte di una serie più ampia, con esemplari che potrebbero ancora individuarsi all'interno dell'Ente stesso, provengano dalla precedente sede della Provincia di Torino, sita nel palazzo detto delle Segreterie di Stato. Per la genericità della tipologia, non è stato possibile identificare gli esemplari negli inventari patrimoniali dell'Ente del 1964 e 1983. Dal punto di vista stilistico, gli esemplari in esame riprendo tipologie risalenti alla metà del XVIII secolo (si veda per un confronto una poltrona proveniente dal castello di Racconigi, N. Gabrielli, Racconigi, Torino, 1971, p. 102), ampiamente riutilizzate dalla cultura eclettica tardo ottocentesca che fu interessata da una vera e propria moda neobarocca e neorococò che ebbe una large diffusione, specie per l'arredo di salotti, o ambienti di rappresentanza, sino ai primi decenni del Novecento, R. Pavoni, La casa dell'Ottocento. Moda e sentimento dell'abitare, Torino, 1992, pp.66-81. Purtroppo, il rivestimento originale della seduta e dello schienale è stato sostituito, forse più volte, fatto che influisce sulla difficoltà di circoscrivere maggiormente la datazione. Numerose, come attestato dalla guidistica coeva, erano le ditte ed i mobilieri in Torino, specializzati in produzioni di questo tipo richieste ampiamente dalla stessa corte sabauda, F. Corrado - P. San Martino, Ottocento barocco. Mobili in "stile" negli arredi umbertini del Palazzo Reale di Torino, 1880-1908, in "Studi Piemontesi, vol. XXII, fasc. 3, Torino, 1993, pp. 393-397. Si ricordi, inoltre, che con il riallestimento della sala consigliare, avvenuto nel 1887, la ricostruzione dei banchi del consiglio venne affidata alla famosa ditta torinese dei fratelli Levera, attiva dal 1850 e che poteva vantare forniture anche per la corte sabauda (Archivio Storico della Provincia di Torino, Cat. 2, Cl. 2, Prefettura di Torino, fasc. B1, Stato delle somme da richiedersi sul credito di alcuni artefici a garanzia delle opere dai medesimi eseguite nel Palazzo Prov.le detto delle Segreterie)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210742
  • NUMERO D'INVENTARIO 171320
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • ISCRIZIONI sotto seduta/ in basso/ su etichetta rett. metal - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 171320 - lettere capitali - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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