Grange in val Ferret. veduta della Val Ferret

dipinto, 1938 - 1938

In primo piano, da un punto di vista sopraelevato, sono rappresentati i tetti spioventi di alcune baite, collocate alla sommità di un sentiero in salita che si scorge a destra. In secondo piano, sulla destra un staccionata ed un'altra baita con le pareti intonacate, dal tetto sconnesso con alcuni pali e piccolo spiovente posti di fronte alla porta d'ingresso. Dietro di essa una terza vista dal retro. Analogamente, sulla sinistra, sono raffigurati altri due edifici, in questo caso tagliati e scorciati. Al termine del villaggio il pendio appare ricoperto da un verde prato interrotto qua e là da alcuni arbusti. Sullo sfondo, a chiudere il dipinto, un torrente le cui sponde sono punteggiate da verdi alberi. L'immagine è profilata in nero. L'acquerello è posto entro cornice con profilo e luce con vetro rettangolari. Battuta liscia; tipologia modinata. Interamente verniciata di nero. Sul retro, in alto, gancio metallico per sospensione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura a tempera
    VETRO
    METALLO
    legno/ intaglio/ verniciatura
  • MISURE Altezza: 40
    Lunghezza: 30
  • ATTRIBUZIONI Stampini Pino (1905/ 1992)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
  • INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, unitamente ad altre opere, secondo una politica di promozione degli artisti di origine piemontese o attivi in Piemonte promossa dall'Ente nel corso del Novecento, venne acquistato dalla Provincia di Torino all'Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti del 1938, 10° Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, catalogo della mostra (Torino, Palazzo della Società Promotrice, ottobre-novembre 1938), Torino, 1938, p. 21, n. 66. Purtroppo il documento conservatosi non precisa quale somma sia stata corrisposta per ogni singolo dipinto, ma solo l'ammontare complessivo di L. 10.000. L'autore (Santhià/VC, 1905-Roma, 1992), personalità ancora poco conosciuta, negli anni trenta si dedicò anche all'attività di giornaliste e di organizzatore di avvenimenti culturali, oltre alla pittura, ove spaziò dalla figura al paesaggio, prediligendo la rappresentazione di scorci montani, utilizzando varie tecniche, dall'olio alla tempera, all'acquerello, con una resa nitida ed essenziale, come nel caso in esame, e cimentandosi anche nell'incisione. Nel secondo dopo guerra si dedicò alla pubblicità, E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, p. 391; M. Levi (a cura di), Catalogo dei Pittori in Piemonte dal XIV al XX secolo, Torino, 2003, p. 206. La cornice, sia per la tipologia, estremamente semplice, sia per la presenza sul retro di etichette inventariali dell'Ente e dell'esposizione alla Promotrice, è da considerarsi coeva al dipinto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210637
  • NUMERO D'INVENTARIO 3392
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI fronte/ in basso/ a sinistra, in grigio - Grange a Val Ferret/ 30 luglio XVI - Stampini P - corsivo - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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