busto ritratto di Carlo Ignazio Giulio
busto,
1861 - 1861
Albertoni Giovanni (1806/ 1887)
1806/ 1887
Il personaggio è rappresentato a mezzo busto, frontalmente, il volto lievemente girato verso sinistra. Il volto presenta fronte stempiata ed espressione seria con le labbra serrate. Carlo Ignazio Giulio indossa una alta cravatta annodata con fiocco ed una redingote abbottonata. Il busto poggia su basso sostegno a sezione ottagonale a sua volta posto su base quadrata
- OGGETTO busto
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MATERIA E TECNICA
gesso/ modellatura/ verniciatura
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MISURE
Altezza: 80
Larghezza: 70
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ATTRIBUZIONI
Albertoni Giovanni (1806/ 1887)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Dal Pozzo della Cisterna
- INDIRIZZO via Maria Vittoria, 12, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera venne donata alla Provincia di Torino, unitamente all'archivio, alla biblioteca e ad altri oggetti, dai discendenti della famiglia Giulio nel 1967. rappresenta Carlo Ignazio Giulio (Torino, 1803-1859), professore di matematica presso l'Università di Torino, studioso di questioni economiche e finanziarie, membro delle più prestigiose accademie italiane e straniere, dal 1848 senatore, V. Marchis, voce Giulio, Carlo Ignazio, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 57, Roma, 2001, pp. 52-54; venne esposta in Mostra permanente dei cimeli di Casa Giulio, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Cisterna, 25 giugno 1976), Torino, 1976, p. 39, n. 94. Si tratta di un modello preparatorio o di una derivazione del busto in marmo di Carrara, firmato dallo scultore Albertoni e datato 1861, collocato in apposita nicchia e corredato da iscrizione nella galleria al piano nobile del palazzo dell'Università. Purtroppo sull'esemplare in esame non compare alcuna traccia di iscrizione, o altro riferimento che permetta di meglio comprendere la genesi dell'oggetto. L'autore (Varallo Sesia/VC, 1806-1887), fu una delle personalità più significative nell'ambiente torinese nel periodo successivo all'attività di Carlo Marocchetti (Torino, 1805-Passy, 1867). Formatosi tra gli insegnamenti di Pompeo Marchesi all'Accademia di Brera, l'Albertina ed una lunga permanenza romana fino al 1848 ove ebbe modo di collaborare con Bertel Thorwaldsen, prima e con Carlo Tenerani, dopo i moti del 1848 tornò in Piemonte lavorando sia per la corte sabauda che per importanti imprese decorative nelle chiese torinesi di San Massimo e di Santa Giulia, A. Panzetta, Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo Novecento, Torino, 1994, v. I, p.18
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210506
- NUMERO D'INVENTARIO 171075
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE TO
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI retro cornice/ in basso/ su etichetta rett. metal., in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 171075 - lettere capitali - a impressione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0