scrivania, opera isolata - produzione piemontese (fine/inizio secc. XIX/ XX)

scrivania, 1890-1910

Piano rettangolare lievementa sagomato sul quale è inserito un pannello in cuoio con profilature dorate impresse. Il piano è allungabile da entrambi i lati, a mezzo di tiretto metallico, e le estensioni presentano il medesimo inserto in cuoio. Sulla fronte cinque cassetti, di cui quattro laterali con maniglie pendenti in metallo dorato con placchette con foglie cesellate; una centrale con serratura e chiave. Fiancate lisce. Quattro sostegni a biscia con applicazione in bronzo nella parte terminale con motivo a foglia. Le parti lignee sono impiallacciate con motivo a lisca di pesce di due essenze diverse

  • OGGETTO scrivania
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    cuoio/ impressione/ doratura
  • MISURE Altezza: 79
    Lunghezza: 149
    Larghezza: 77
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto Tecnico Commerciale "G. Sommeiller"
  • INDIRIZZO Corso Duca degli Abruzzi, 20, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'assenza di qualsiasi etichetta storica, ad eccezione di quella relativa all'attuale campagna inventariale, nonché l'assenza di citazioni negli elenchi patrimoniali, rende impossibile individuare eventuale documentazione di riferimento e, quindi, precisarne provenienza e committenza da palazzo Dal Pozzo, dall'Istituto Provinciale per l'Infanzia o dalla precedente sede dell'Ente presso il palazzo delle Segreterie di Stato. La tipologia, tuttavia, riprende, pur semplificandoli, modelli francesi del XVIII secolo, specialmente del periodo che, proprio nel corso dell'Ottocento, venne classificato come "Luigi XV"; in particolare, la tipologia rimanda, pur semplificandolo, al modello del "bureau plat" dell'epoca Reggenza, derivato dai modelli di Cressent che ebbe grande successo presso le altre corti europee, L. Caumont Caimi, L'ebanisteria genovese del Settecento, Roma, 1995, nn. 62, 64, 66. Si tratta di una tendenza che, sviluppatasi a partire dalla metà del XIX secolo, attraverso le Esposizioni Universali, si diffuse rapidamente in tutta Europa, mantenendo il proprio prestigio fino agli inizi del Novecento ed uniformando la produzione, senza poter individuare caratteri spiccati a seconda delle diverse aree di fabbricazione, R. Antonetto, Minusierie ed ebanisti del Piemonte. Storia e immagini del mobile piemontese 1636-1844, Chieri, 1985, pp. 257-258, n. 258; M. Cera, L. Melegati, Il mobile italiano dell'Ottocento 1815-1915, Vicenza, 1997, p. 118
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210328
  • NUMERO D'INVENTARIO 75645
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI sotto piano/ su etichetta rettangolare metallica, in nero - Provincia di/ Torino/ Invent. N. 75645 - lettere capitali - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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