Paesaggio invernale/ riflessi. veduta del fiume Po a Torino

dipinto, 1952 - 1952

In primo piano, digradante verso destra è rappresentato il fiume Po; sulla destra, di fianco alla riva, alcune barche. Sulla riva sinistra, di lontano si intravedono, in mezzo ad alberi alcune case e, sullo sfondo, la collina. In fondo a desta, è rappresentata una parte di un ponte. Il paesaggio è ricoperto di neve; dominano i toni di bruni e di grigi. Il dipinto è posto entro cornice di forma rettangolare con angoli smussati, modinata, laccata bianca

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA VETRO
  • MISURE Altezza: 80
    Lunghezza: 70
  • ATTRIBUZIONI Emprin Giuliano (1902/ 1991): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo della Questura
  • INDIRIZZO Corso Vinzaglio, 10, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela di Giuliano Emprin (Torino, 1902-1991) venne acquistata dalla Provincia di Torino, unitamente ad altre opere esposte, secondo una politica di promozione degli artisti piemontesi già da tempo intrapresa dall'Ente, alla mostra della Società Promotrice delle Belle Arti del 1953, Esposizione Nazionale di Arti Figurative, catalogo della mostra (Torino, Palazzo della Società Promotrice delle Belle Arti, 3 maggio-29 giugno 1953), Torino, 1953, p. 6, n. 60. Da un punto di vista stilistico e di contenuto, l'opera appare caratteristica della produzione del pittore, allievo di Agostino Bosia, affermatosi oltre che nel panorama piemontese, alle Biennali veneziane e alle quadriennali romane, nel sesto decennio del Novecento. Il paesaggio è il genere caro al maestro, il cui stile è stato paragonato dalla critica a quello impressionista di Alfred Sisley (Parigi, 1839-Moret sur Loing, Parigi, 1899). Più propriamente, l'artista si inserisce nel solco della tradizione paesaggistica piemontese, amando la pittura "en plein air", le suggestioni rapide ed immediate. Frequenti nella sua produzione non solo le vedute dei dintorni di Torino nei pressi del fiume Po, ma soprattutto le tele di soggetto invernale che gli valsero importanti premi, ove la raffinata ricerca cromatica del pittore si sbizzarisce nel renderne i riflessi e le sfumature nelle varie ore del giorno, come ben testimonia l'opera in esame. La sapienza nel giocare sui toni di grigio è cara all'artista che nei soggiorni in Francia, Olanda ed Inghilterra ha potuto apprezzarne le peculiarità negli specchi d'acqua del Tamigi e della Senna che riporta anche nelle rappresentazioni del lungo Po, espressione di un mondo amato e rivisitato. Per un profilo dell'artista, G. Emprin. Catalogo generale delle opere a cura della Galleria Pirra di Torino, Torino, 1975, s.p.; E. Bellini, Pittori Piemontesi dell'Ottocento e del primo Novecento dalle Promotrici torinesi, Torino, 1998, pp. 153-154
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100210313
  • NUMERO D'INVENTARIO 323689
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE TO
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI fronte tela/ in basso a destra, in nero - G. Emprin 52 - Emprin G - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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