Santa Dorotea e una devota

disegno, (?) 1547 - (?) 1547

Disegno eseguito a matita, carboncio (con uso di sfumino), biacca, gesso e acquerellatura nei toni del rosa sul volto e sulle labbra della devota; il cartone è composto da tre fogli di misure omogenee, disposti orizzontalmente con sovrapposizione dei bordi. Lungo i lati destro e sinistro sono state aggiunte due fascie di supporto di circa cm 6: il fatto che su quella sinistra sia presente il numero di inventario carloalbertino indica che l'aggiunta è avvenuta prima del 1832. Il cartone raffigura santa Dorotea mentre presenta una devota inginocchiata che regge un libro aperto tra le mani; la santa pone la sua mano destra in un catino retto da un angioletto sulla sinistra

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ carboncino/ gessetto/ acquerellatura
  • ATTRIBUZIONI Giovenone Giovanni Battista (attribuito): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Gaudenzio Ferrari
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
  • INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si conosce la data di ingresso del cartone nelle collezioni sabaude; si può solo provare una sua presenza nella Regia Galleria anteriore al periodo napoleonico. Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commisione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva assegnato a Gaudenzio Ferrari col numero d'inventario 51, visibile stampato ad inchiostro in basso a sinistra (Bollea L. C., 1932, p.492). L'attribuzione è stata ripresa da Noemi Gabrielli (1933, pp. 156, 197), che lo ha indicato come modello per lo scomparto destro del trittico di bottega gaudenziana, già di proprietà Gallo, di collezione privata torinese. L'attribuzione del cartone a Gaudenzio è stata accettata da molta della critica successiva, che ha proposto diverse datazioni: intorno al 1515 (Viale V., 1969, p. 28), al 1522-23 (Mallè L., 1969, pp. 190-191) e agli anni 1531-1533 (Grassi L., 1941, p. 196). La prima attribuzione a Giovanni Battista Giovenone si deve a G. Romano (1970, p. 21) ed è stata accolta da Silvia Ghisotti (in Romano G., 1982, pp. 126-128) che ha evidenziato come il rapporto tra il cartone e la tavola del polittico su citato vada in realtà ribaltato: il polittico fu probabilmente eseguito intorno al 1540 nella bottega di Gaudenzio con larga presenza di un collaboratore di area novarese o milanese, mentre il cartone, derivante dai tardi modelli di Gerolamo Giovenone e influenzato dalla maniera di Bernardino Lanino degli anni quaranta, fu certamente eseguito da un pittore vercellese. La studiosa sottolinea le affinità stilistiche che legano il cartone al dipinto eseguito nel 1547 da Giovanni Battista Giovenone, collocato a Vercelli nel Museo Borgogna, copia dello Sposalizio mistico di santa Caterina di Gaudenzio Ferrari nel Duomo di Novara. Anche il cartone sarebbe una ripresa, avvenuta negli stessi anni, di un modello gaudenziano: il su ricordato polittico di collezione privata torinese. Il numero 520 in basso al centro si riferisce verosimilmente ad un inventario precedente quello carloalbertino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209689
  • NUMERO D'INVENTARIO 351
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - 51 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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