adorazione di Gesù Bambino

disegno, (?) 1550 - (?) 1555

Il disegno è eseguito a carboncino e gesso; il cartone è costituito da nove fogli uniti per irregolare sovrapposizione dei bordi; non vi sono segni di ricalco o traforatura per lo spolvero. Al centro in basso è raffigurato il Bambino retto da due angeli; più in alto vi sono san Giuseppe (a sinistra) e la Madonna (a destra) inginocchiati; alle loro spalle si scorgono il bue (a sinistra), un angelo che suona il liuto (al centro) e un pastore ( a destra)

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ carboncino/ gessetto
  • ATTRIBUZIONI Giovenone Gerolamo (bottega)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Gaudenzio Ferrari
    Lanino Pier Francesco
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca dell'Accademia Albertina di Belle Arti
  • LOCALIZZAZIONE Accademia Albertina di Belle Arti
  • INDIRIZZO Via Accademia Albertina, 8, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le vicende dei cartoni dell'Accademia Albertina sono state ricostruite da Pierluigi Gaglia (in Romano G., 1982, pp. 26-33). Non si hanno notizie circa il prelevamento di cartoni da parte della commissione francese incaricata di esportare le opere d'arte. Trasferito nei Regi Archivi di Corte verosimilmente dopo il 1814 (anno del ritorno dei Savoia), il cartone fu donato da re Carlo Alberto all'Accademia Albertina il 13 aprile 1832, insieme ad altri 53 cartoni. Collocato provvisoriamente in Palazzo Madama, raggiunse l'attuale edificio dell'Accademia nel 1837. Nell'elenco steso dal Gran Ciambellano Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno al momento della donazione, il cartone veniva citato col numero d'inventario 30, visibile stampato ad inchiostro in basso al centro, ma senza attribuzione (Bollea L. C., 1932, p.491). Silvia Ghisotti (in Romano G., 1982, pp. 116-119) ha suggerito di identificarlo con il cartone n. 704 dell'inventario delle collezioni ducali redatto nel 1635 da Antonio della Cornia e citato in questi termini: "Altra Natività più grande, col Cristo alzato per dietro dall'Angelo, figure 7; non molto finito. Di Gaudenzio. Imperfetto" (Baudi di Vesme A., 1897, p. 62). L'iscrizione "Gaudenzio Ferrari da Valduggia" posta a caratteri corsivi ottocenteschi in basso a destra è probabilmente successiva all'inventariazione carloalbertina. Noemi Gabrielli (1933, pp. 155, 197) ha riproposto l'assegnazione a Gaudenzio, scartata da Andreina Griseri (1956, p. 136) a vantaggio di Pier Francesco Lanino. La su citata Ghisotti mette in evidenza come il cartone sia una riproposizione, da parte della bottega di Gerolamo Giovenone intorno al sesto decennio, di soluzioni elaborate da Gaudenzio sul tema della Natività. La studiosa rileva come le Natività dipinte da Gaudenzio nel polittico della collegiata di Santa Maria di Arona (1511) o nel polittico di San Gaudenzio a Novara (1514-1521) divennero i prototipi per tutte le variazioni sul tema condotte nei decenni successivi dalle botteghe di Gerolamo Giovenone e di Bernardino Lanino, unite da un rapporto di intenso scambio evidenziato dal cartone. Questo rivela infatti debiti sia verso l'affresco del Lanino, raffigurante l'Adorazione del Bambino, in Santa Caterina a Vercelli per la composizione generale e l'iconografia (identico è il san Giuseppe specularmente invertito), sia verso l'Adorazione del Bambino del Giovenone del Museo Leone di Vercelli (proveniente dalla sacrestia di San Cristoforo) per il pastore visibile sulla destra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100209687
  • NUMERO D'INVENTARIO 330
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI in basso al centro - 30 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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