angeli con oggetti liturgici

predella,

Predella rettangolare comprendente due tavole dipinte

  • OGGETTO predella
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Oldoni Boniforte (1520 Ca./ 1586 Ca)
  • LOCALIZZAZIONE Biella (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La predella appartiene alla tavola di Boniforte Oldoni raffigurante il Compianto sul Cristo morto che si trovava in origine sull'altare maggiore della chiesa del Vernato, per ornare il quale era stata commessa nel 1576. Alcuni rappresentanti della parrocchia il 2 luglio di quell'anno avevano infatti convenuto davanti al notaio Pietro Zaruto di Biella con il pittore Boniforte Oldoni e lo scultore Materno de Materni l'esecuzione di un'ancona, che però i due artisti, dopo due anni, non avevano ancora consegnato. Si rese necessario il rinnovamento del contratto con promessa di dare l'opera ultimata e collocata sul posto per il mercoledì santo del 1578. Nel secondo contratto del 25 febbraio 1578 si legge: <<...alla presenza di M.r Giulio di Lucerna pictore habit. in Vercelli...Conciosiaché M.r Boniforto pictore l'anno del 76 alli dua di luglio habbia convenuto con M. nobile Gio. Giacobo Coppa, ber. Gattinara, Gio. Antonio e Maria Gasparro Vietto, Battista Casarro, Stefano bellino et altri nominati nell'istromento rogato a m.r pietro zaruto notaio habit. in biella con M.r Boniforto Oldone pictore et cittad. di Vercelli e maestro Materna de Materni lignamaro per l'altra parte per conto di una anchona qual intende far fabricare la Comunità et huomini di Biella cioè a la cura di S. Biaggio d'esso luogo Et perchè detto M.r Boniforto non ha poduto adempire l'opera sua perfetta sino al presente, si è di nuovo convenuto con M.r Gerolamo Moglia di Biella come procuratore delli suddetti, constante istrumento di procura rogato al nobile M.r pietro zaruto l'anno presente et alli 23 del presente mese...Et questo sotto forma et capitoli contenuti in una poliza quale esse parti hanno presentato sopra la quale detto M.r Boniforto ha convenuto dare espedita detta anchona et metterla in opera in compagnia di M.ro Materna presente et alla forma d'essi capitoli fatti tra loro Et fino al presente detto M.r Gerolamo ha convenuto...dar al detto M.r Boniforto presente...scuti quindici da fiorini nove per scuto da metter in opera e dar perfetta da qua a sabato proximo Et per sguranza che detta anchona sia espedita di qua al merchol. sancto proximo sotto pena de scuti duoi Et questo a ciò sia per discarigho d'esso pictore Et avvio ad esso M.r Gerolamo che le mandi a pigliare, detto M.r Boniforto ha datto et da sigurtà M.r Gio. Francesco Bordurero et Nicola de Borretto calligari presenti et accettanti Et detto M.r Boniforto promette rellevare de ogni danno...sotto obbligatione...M.r boniforto ha confessato haver hauto...dal sudd. M.r Gerolamo presente per lui...li scuti quindici sopra dovuti per li quali quita...>> (G. Colombo, Documenti e notizie intorno agli Artisti Vercellesi, Vercelli 1883, pp. 132-134; cfr. A. Baudi di Vesme, Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal dal XVI al XVIII secolo, Torino 1982, v. IV, p. 1539; E. Pagella, in Gaudenzio Ferrari e la sua scuola. I cartoni cinquecenteschi dell'Accademia Albertina, catalogo della mostra a cura di G. Romano, Torino 1982, p. 179). Nella tavola, oltre al soggetto principale rappresentato dal compianto sul Cristo morto, compaiono tutti i Santi Patroni del Vernato, cioè S. Biagio, titolare della chiesa, in abiti pontificali e con una carda ai piedi, Sant' Agata, antica titolare della parrocchia, S. Sebastiano contitolare della compagnia della Madonna, una delle più antiche compagnie religiose fondate nella chiesa del Vernato, e San Nicola, patrono della confraternita e chiesa omonima. Nella predella sono raffigurati due angeli: quello di sinistra regge un cero e una navicella portaincenso e quello di destra un cero e un turibolo di cui restano solo le catene, rivolti entrambi, verosimilmente, verso un tabernacolo centrale ora mancante e sostituito da un elemento decorativo di epoca successiva. Attualmente la tavola si trova confinata nella prima cappella laterale in cornu Evangelii e in origine doveva essere più grande, comprendente anche l'eterno Padre con relativa cornice, attualmente collocato sull'ancona esistente nella cappella che sta di fronte, dedicata a Santa Maria Maddalena de Pazzi. Dagli atti della visita pastorale del 1600 risulta che l'<> ma l'ancona è rimossa dal muro di fondo del coro fin dal 1773-1774, quando è sostituita dall'ancona e dal quadro attuali. La relazione della parrocchia del 1831 la descrive già nell'attuale collocazione: <<....Nel primo altare laterale "in cornu Evangelii" più vicino all'altar maggiore (si trova) il quadro vecchio di S. Biagio, benchè il Santo titolare sia effigiato sotto tutte le altre figure mentre l'imagine maggiore si è Gesù deposto dalla Croce, con la Vergine Addolorata>> (D. Lebole, Storia della Chiesa Biellese. La Pieve di Biella, Biella 1986, v. III, p. 420; cfr. Archivio della Curia Vescovile di Biella, Relazione della parrocchia di S. Biagio del Vernato del 1831) (continua in OSS)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204408-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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