Rinaldo e Armida
dipinto
1675 - 1699
Seyter Daniel (attribuito)
1649/ 1705
Dipinto ovale entro cornice in stucco con quattro cartelle, in tre delle quali si sviluppano grandi foglie mentre quella superiore reca al centro una testa virile racchiusa da ornati vegetali
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Seyter Daniel (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soffitto della camera da pranzo è decorato al centro da un affresco con tema medievale, raffigurante un episodio della vita di Umberto Biancamano, commissionato nel 1838 da Carlo Alberto al pittore torinese Francesco Gonin. In quell'occasione Gonin fu incaricato di eseguire anche sei piccole "medaglie" nella volta destinate a raffigurare le principali provincie dello Stato (cfr. scheda documenti di S. Ghisotti nn. 123343, 121369). Della decorazione della sala così come fu concepita in epoca albertina rimane oggi solo l'affresco centrale. Infatti un rinnovato ammodernamento dell'ambiente avvenne intorno al 1898, quando l'Architetto Emilio Stramucci, direttore dei restauri allora in corso in Palazzo, sacrificò a poco più di cinquant'anni l'assetto di gusto carloalbertino, con una ricostruzione in stile, valendosi di ornati antichi recuperati nei depositi del Palazzo. E' probabilmente proprio in quel momento che i due dipinti antichi raffiguranti Rinaldo e Armida e Bacco e Arianna, che decorano attualmente la volta della sala, furono recuperati e posti in situ. Nell'inventario del 1966 non si fa alcun riferimento alle due tele né è stato possibile accertarne la provenienza attraverso la consultazione degli inventari precedenti. Il riferimento dell'ovale raffigurante Rinaldo e Armida al pittore viennese Daniel Seiter mi è stato cortesemente suggerito da Giovanni Romano. In effetti sembra possibile riconoscere un preciso termine di confronto per la figura di Armida e del putto che le sostiene lo specchio nella figura femminile e nel putto che l'accompagna costituente un particolare della decorazione della volta della camera da letto di Carlo Alberto, eseguita da Seiter durante il suo breve soggiorno alla corte sabauda, dove giunse tra il giugno e il luglio del 1688, rimanendovi fino al 1705 tranne brevi soggiorni romani. Precisi confronti si possono individuare anche nei personaggi dell'Olimpo che accoglie Vittorio Amedeo II nella Galleria del Daniele, in particolare mi riferisco, sempre per la figura di Armida, alla figura femminile, vestita d'oro, con la corona in capo, seduta sopra un leone, con lo scettro nella mano destra e la cornucopia nella sinistra, raffigurante l'Allegoria della Magnanimità. Si propone quindi anche per la tela della sala da Pranzo una datazione intorno all'ultimo quarto del XVII secolo, come sembra dimostrare anche il confronto con alcuni disegni raffiguranti lo stesso soggetto conservati nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Roma e alla Kunsthalle di Amburgo, databili tra il 1685 e il 1688 (vedi M. Kunze, 1997, pp. 124-125, 158-159)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100201206
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0