allegoria dell'Asia

sovrapporta, ca 1740 - ca 1740

Sovrapporta con cornice lignea dorata e intagliata a grandi volute ed ornati vegetali

  • OGGETTO sovrapporta
  • MISURE Altezza: 78
    Larghezza: 105
  • ATTRIBUZIONI Beaumont Claudio Francesco (1694/ 1766): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa parte di una serie di tele raffiguranti "Le quattro parti del mondo", realizzate da Carlo Francesco Beaumont nel 1740 ca. Nel 1953 Augusto Pedrini pubblicava una delle sovrapporte, quella raffigurante l'Europa, proponendo per tutte l'attribuzione a Cesare Neuroni e la datazione alla fine del XVII sec. In realtà l'errata attribuzione dei quattro dipinti è già presente nella Descrizione del Reale Palazzo di Torino di C. Rovere, il quale nel 1858, ricordando le sovrapporte del Gabinetto delle Maioliche, specificava "...credesi che sieno del napolitano Francesco DeMorra, sopranominato il Franceschiello", attribuzione tradizionale, ancora accettata nell'inventario degli oggetti d'arte di dotazione della corona del 1881 e da A. Telluccini nel suo articolo sull'arazzeria torinese, pubblicato nella rivista "Dedalo" nel 1926 (p. 118). Un tentativo di respingere l'errato riferimento al pittore napoletano si deve, alla fine del XIX sec., ad A. Baudi di Vesme, il quale nelle sue schede, a proposito di Francesco De Mura, affermava: "Il fresco del piccolo Gabinetto attiguo alla Galleria Daniele, rappresentante le quattro parti del Mondo, non è opera di De Mura, come pretende il Rovere" (Baudi di Vesme A., 1966, v. II, p. 412). E' però ad A. Griseri, la quale studiò molto questi dipinti nella sua tesi di laurea (1948, pp. 95-96; 189-191), che si deve la loro restituzione a Carlo Francesco Beaumont intorno al 1740, unitamente alla decorazione della volta raffigurante "Mercurio". Nel 1959 Marziano Bernardi interpretava la presenza di una corona reale nel dipinto raffigurante l'Europa, come un possibile indizio per una datazione posteriore al 1713, quando in virtù del trattato di Utrecht il duca Vittorio Amedeo II divenne Re di Sicilia, cronologia confermata anche dall'esame stilistico dell'intero ambiente la cui decorazione risale alla prima metà del XVIII secolo. Nel 1963 V. Viale riferisce le sovrapporte alla prima maturità del Beaumont "...come esempio degli scambi intercorsi con il Trevisani e i francesi a Roma ca. il 1730, e ancora si accompagnano con modi suggestivi agli affreschi eseguiti nel 1731-1733..." (Viale V., Torino 1963, vol. II, pp. 82-83)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100201112
  • NUMERO D'INVENTARIO 473
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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