San Carlo Borromeo in adorazione del nome di Gesù

dipinto, 1649 - 1649

Dipinto ad olio su tela raffigurante san Carlo Borromeo, inginocchiato a sinistra, in adorazione del Bambin Gesù, su disco raggiato con l'IHS e cuore trafitto; due gruppi di angeli musicanti, in volo, accompagnano la scena, avente sullo sfondo una veduta di città, forse Susa, mediata da una incisione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Caccia Orsola Maddalena (maniera)
  • LOCALIZZAZIONE Susa (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come si desume dalle Memorie spettanti alla V.da Confraternita del SS.mo Nome di Gesù datate 18 agosto 1811, la fondazione del sodalizio risale all'8 marzo 1573; in tale data i confratelli si radunavano in San Giusto, nella cappella di San Pietro. L'abate di San Giusto card. Vercelli concesse loro la chiesa del Ponte, dove rimasero sino al 15 agosto 1580. In seguito si trasferirono nella chiesa di San Paolo della quale usufruirono, avendola riedificata, sino al 19 marzo 1625. Il 20 marzo 1625 avviene la benedizione di quello che sarà il nuovo oratorio, l'attuale, edificato a partire dal 1626 in corrispondenza di uno stabile acquistato nel 1618. Conobbe il suo periodo di massima decadenza alla fine del XVIII secolo e solo con la restaurazione presero avvio le opere di restauro e riarredo di cui necessitava.; 30 gennaio 1634: nota relativa al pagamento di "uno quadro osii ancona del Asonta et di S.to Carlo S.to Domenico posta sopra l'altare".; "Notta che del anno 1649 Sig.r Benedetto Giovaninis ha datto per ellemosina il quadro di S.to Carlo con il Giesu Bambino al di sopra qual al presente è posto nel altare".; "Li Sig.ri Gio Matheo Aymone Pietro Valantino hanno fatto fare tutta la guarnitione che si vede attorno di detto quadro il tutto a spese luoro tanto di legname, ferramenta, fattura et ogni altra cosa et questo il tutto in honore e gloria di Giesù Cristo et di Santo Carlo et a beneffitio della Compagnia sotto il Rettoratto di (...) Amedeo Rastelli ".; L'opera, assegnabile ad Orsola Maddalena Caccia (Moncalvo 1600 c. - Moncalvo 1676), si pone sul filone della fortuna del Moncalvo in Susa, con la sua attività per la cappella.. in San Giusto (cfr. G. MIGLIARDI, Susa nella storia e nell'arte, Chieri 1979, pp. 57-58). Un valido termine di confronto per la pala di San Carlo di Susa sembra essere il San Giovanni Battista della parrocchiale di Montemagno, datato 1644, sia per l'impostazione della scena, le scelte cromatiche, la preponderanza delle ombre, che per la felice resa del paesaggio sullo sfondo (cfr. A.M. BAVA in E. RAGUSA (a cura di), Acquisizioni e restauri. 1992-2000, Pessione 2000, pp. 72-73). La tela segusina venne restaurata nel 1830 dal pittore torinese Vittorio Ferrero
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100200071
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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