mappamondo, opera isolata - ambito inglese (seconda metà sec. XIII)

mappamondo, 1250 - 1299

Il mappamondo originariamente di forma ovale, è suddiviso dai fiumi e dai mari tinteggiati di verde, in numerosi scomparti di forma irregolare corrispondenti alle varie parti della terra. Nella zona superiore è rappresentato il Paradiso. Le città sono indicate da piccole costruzioni a torre con il nome della città in caratteri gotici, sulla base: si riconoscono Gerusalemme (rappresentata dal Santo Sepolcro "sepulcrum") al centro del mappamondo; Babilonia ed altre città orientali nella parte destra (secondo una convenzione delle mappe medievali nelle quali il sud del mondo era raffigurato a destra della carta ed il nord a sinistra). Per quanto riguarda le raffigurazioni leggibili vi sono diversi animali a simboleggiare le varie parti della terra (un pappagallo, una pecora, un leone, un elefante, un toro, un orco, un cammello) fino agli esseri mostruosi e fantastici nell'estremità destra della carta, vicino alla Mongolia (un unicorno, due draghi alati e (vedi NSC)

  • OGGETTO mappamondo
  • MATERIA E TECNICA pergamena/ inchiostro
  • MISURE Altezza: 81.5
    Lunghezza: 65.5
  • AMBITO CULTURALE Ambito Inglese
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE (continua da DESO) vicino allo strappo della pergamena una sirena). La pergamena è stata fatta aderire, in sede di restauro ad un nuovo supporto (un altro foglio di pergamena). Il mappamondo vercellese appartiene ad un gruppo di "Mappae mundi" datate tra XII e XIV secolo eseguite tutte in Inghilterra, con l'unica eccezione del mappamondo di Enrico di Magonza; di questo gruppo fanno parte il cosidetto Psalter World Map della British Library (1250 ca.), inserito all'interno di un salterio (con le raffigurazioni di sirene, sciapodi e altri mostri nella parte destra); l'Ebstorf World Map (1239) distrutto nella seconda guerra mondiale ma noto attraverso foto e incisioni precedenti, ed il celebre Hereford World Map (1280); tutti e tre prodotti in Inghilterra e caratterizzati da uno stesso schema nel suddividere la terra (lo schema detto a T) e dal riferimento alle medesime fonti per la scelta delle immagini (Antico e Nuovo Testamento, le vite degli Apostoli, l'Historia Naturalis di Plinio e il Physialogus per la rappresentazione degli esseri mostruosi). Per quanto riguarda la cronologia del mappamondo vercellese, Bertelli ha proposto di identificare il "Philippus rex Francie" raffigurato a cavallo di un grifone in basso a destra con Filippo III (1270-1285), ipotizzando di conseguenza una datazione intorno al 1270 per il mappamondo ed una sua origine francese; origine che sembra tuttavia da escludere considerando gli stretti rapporti iconografici e stilistici tra la pergamena vercellese e i mappamondi inglesi prima citati, e ancora tra i disegni a inchiostro di animali- reali e fantastici- nel mappamondo vercellese, e quelli presenti nei bestiari inglesi della prima metà del Duecento. Va segnalato infine che i due particolari del mappamondo pubblicati da A. M. Brizio nel 1935, attestano uno stato di conservazione del manufatto assai superiore a quello odierno (risultano infatti ben leggibili le immagini nella parte inferiore della carta)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171242
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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