putto sul dorso di un delfino

statua 1664 - 1664

Statua di putto a cavallo di un delfino con getto d'acqua dalla bocca

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • MISURE Profondità: 135
    Altezza: 120
    Larghezza: 70
  • ATTRIBUZIONI Carlone Giuseppe Maria (notizie 1645-1688): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
  • INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura rappresentante un putto a cavalcioni di un delfino, appartiene alla serie delle undici statue disposte lungo i bordi del bacino del primo ninfeo del rondeau di ingresso (E. Olivero, La villa della Regina in Torino, Torino 1942, pp. 31; V. Defabiani, C. Roggero Bardelli, M. G. Vinardi, Ville sabaude, Torino 1990, pp. 173, 185-186; F. Fontana, R. Lodari, Parchi e giardini storici, Roma 1991, p. 14; V. Defabiani, Torino. Grotte di villa della Regina, in V. Cazzato, M. Fagiolo, M.A. Giusti, Atlante delle grotte e dei ninfei in Italia. Italia settentrionale, Umbria e Marche, Milano 2002, p. 121). Gia nel 1942 E. Olivero (La villa della Regina in Torino, pp. 14, 31) riteneva "mediocri" le statue "accosciate di tritoni, putti, vecchi grotteschi, ora rotte", del rondeau (come risulta dalla fotografia pubblicata nella tavola XV, dove le sculture raffiguranti figure femminili sono alternate a quelle maschili). M. Bernardi (Tre Palazzi a Torino, Milano 1963, p. 120) considerava il complesso scultoreo settecentesco. P. Cornaglia (SBAS TO, scheda OA 168577, 1998) ha recentemente proposto di ricondurre l'intera serie al corredo della fontana del rondeau del Palazzo Reale di Torino, realizzata nel 1664 nel giardino del Bastion Verde (attuale parterre nord), con otto coppie di figure sedute raffiguranti ninfe, tritoni e mostri marini, guarnite di vasi da cui sgorgava acqua (opera di Giuseppe Battista Casella per la sbozzatura, Bernardino Quadri, Martino Solaro, Giacomo Antonio Bosso, Pietro Mari e Salvatore Musso per la rifinitura). La fontana di Palazzo Reale venne infatti smantellata nel 1690 ed i marmi (le fonti archivistiche non specificano se solo i cordoli e gli elementi seriali o anche le sculture) trasportati nel rondò del castello di Moncalieri (F. Rabellino, in M. Macera (a cura di), I Giardini del "Principe", Savigliano 1994, pp. 30-32): l'assonanza fra le 12 statue della vigna e le 16 similari presenti nella fontana del rondeau di Palazzo Reale (Theatrum Sabaudiae, 1682), gli avvenuti trasporti e l'assenza di sculture nel giardino di Moncalieri suggeriscono un reimpiego della serie alla Villa della Regina. L'uso di sculture destinate originariamente al Palazzo Reale di Torino è peraltro documentato, sempre secondo Cornaglia, dalla presenza nel rondeau della villa del putto con delfino, identificabile con quello eseguito da Tommaso Carlone nel 1688 per il nuovo rondeau del giardino del Palazzo Reale (parterre est), ma collocato e subito posto nei magazzini (Rabellino, 1994). Al momento non sono però emersi indizi documentari che possano confermare tale ipotesi, né una data sicura per fissare l'ingresso delle sculture nel complesso della vigna. L'"Inventario legale" del 1657 segnala genericamente la realizzazione di un "Rondò" tra i lavori realizzati alla vigna dall'ingegnere Pietro Tosetto. Nella veduta della vigna del 1665-1666 per il Theatrum Sabaudiae (1682, p. 00, tav.) appare al centro del rondò una vasca polilobata con fontana ("nel mezzo di questo cortile si trovano un gioco di getti d'acqua che sgorgano da una fontana e un verziere di mirto recinto da bassi basamenti marmorei"). C. M. Audiberti nel 1711(Regiae Villae Taurinenses Poeticae Descriptae, p. 32) descrive invece già un bacino circolare: "Area prae foribus longo fluit aequore: in orbem ductus hiat crater", soffermandosi nella descrizione dei suggestivi giochi d'acqua con riferimenti alle figure mitologiche di Icaro, Eridano, Fetonte, Giove, Nettuno e le Ninfe. Se nell'incisione di F. B. Werner (1730 ca.) la scultura maschile nuda, che regge un drappo, seduta su un basamento al centro della vasca circolare, sembra corrispondere all'attuale, risultano invece differenti le sculture poste lungo il bacino, a figura intera, alternate ai vasi (lungo le rampe delle scale che circondano la fontana sono collocate altre statue). Per i lavori di allestimento del rondò bisogna inoltre considerare che ancora nel 1785 vi si segnala lo spostamento dal giardino di due statue, non altrimenti indicate: "per aver fatto con corde e tagliole il calamento di due statue di pietra che esistevano nel giardino e le medesime trasportate nel rondò e poste in opera le medesime con corde e tagliole nel suddetto rondò" - non è da escludere un riferimento alle due statue femminili poste nella grotta del rondeau (Torino, Archivio di Stato, Fondo Real Casa, Recapiti Fabbriche, Divisione II Fabbriche, 1785, reg. 6490, Lista de' lavori da me Michel'Angelo Gilio Capomastro da bosco per costruzione della nuova fabbrica ed altri, tra i diversi lavori alla Vigna di S.M. la Regina per ordine dell'ill.mo Sig. conte Nuvollone di Scandaluzza capitano comandante della suddetta Vigna, c. 112 r). (prosegue in Oss.)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100168589
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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