tentazioni di Sant'Antonio Abate

dipinto,

Sant'Antonio è raffigurato in un bosco con la mano alzata nell'atto di respingere il diavolo che vola via recando un bacile. Un altro bacile con monete e gioielli giace al suolo. Sul fondo un altro monaco

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bonola Giorgio (1657/ 1700)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di Sant'Antonio
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è forse uno dei primi del ciclo e per altro rappresenta una delle primissime opere del pittore novarese Giorgio Bonola, ripetutamente attivo nel territorio della Riviera d'Orta e a Milano. Il riconoscimento dell'opera è stato operato da Carlo Carena sulla base del confronto con l'inventario dell'opera dell'artista ove il dipinto risulta già citato nel 1678. La data presente sulla tela, 1679, si riferisce con buona probabilità al momento della donazione alla parrocchiale da parte dei committenti Francesco Pestalozzi e nipoti, personaggi originari del luogo, come si può dedurre dall'indicazione del citato inventario: "non è ancora stato pagato, non lo metto fuori". Bibliografia: FERRO F. M., DELL'OMO M. La pittura nel novarese tra Seicento e Settecento, Novara 1996, p. 86. CARENA C., Giorgio Bonola pittore, Anzola d'Ossola, 1985, p. 59
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100168028-4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI in basso a destra - FRAN.CO E SUOI NIPOTI PESTALOZZI F. F. 1679 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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