assunzione della Madonna

dipinto,

La Madonna viene portata in cielo da angeli, al di sotto a sinistra è raffigurato il sepolcro scoperto con un fiore e il lenzuolo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bonola Giorgio (1657/ 1700)
  • LOCALIZZAZIONE Ameno (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto trae alcuni riferimenti tipologici dall'incisione di Carlo Maratti raffigurante lo stesso soggetto, in particolare nel sepolcro con il lenzuolo e il fiore, ma anche nell'angelo reggente la corona (nell'incisione a mani giunte), mentre la Vergine, ritratta in entrambi i casi a braccia aperte, appare ruotata in senso contrario. Riferimento in quella direzione è anche il paesaggio sullo sfondo. Il pittore è, dunque, a conoscenza del modello marattesco, già realizzato in un dipinto disperso segnalato dal Bellosi. La lettura formale della tela in esame porta sulla strada di Giorgio Bonola, che, peraltro, raffigurò più volte l'Assunta, citata nell'inventario con l'esplicito riferimento al modello copiato del Maratti: trattasi di tre versioni, la prima del 1676, la seconda del 1682 venduta dal padre, la terza del 1696 segnalata in casa. Se questa Assunzione corrisponda con una di queste tre non è risaputo. Si ignorano, infatti, la provenienza e come sia giunta nella chiesa. Non coincidente con alcuna delle tele del ciclo mariano, è assente dagli inventari della chiesa. Potrebbe provenire da un altro oratorio, forse da quello del Crocifisso di Borraga, ove nel 1698 è segnalato "un quadro dell'Assunta sopra la cantoria". Tuttavia mancano elementi confortanti in proposito
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100141607
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Bonola Giorgio (1657/ 1700)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'