Cristo flagellato

dipinto 1675 - 1699

Il quadro raffigura Cristo, carponi, esausto per le flagellazioni subite dai centurioni romani dipinti intorno. L'ambiente appare immerso nell'ombra, soltanto una flebile fiaccola s'illumina in alto sullo sfondo. La predominanza dei toni bruni è interrotta principalmente dal pallore del corpo del Cristo. La cornice rettangolare è costituita da sottili listelli in legno

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 195.5
    Larghezza: 209
  • ATTRIBUZIONI Pollone Pietro Antonio (notizie 1682-1713): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Polloni Michelangelo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa Reale di San Lorenzo
  • INDIRIZZO Piazza Castello, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro fa parte di una serie di cinque opere raffiguranti Scene della Passione di Cristo, copie da Palma il Giovane. Esse sono attribuite da F. Bartoli a "Polloni Piemontese" (BARTOLI F., 1776, p. 30). La notizia è ripresa da A. Baudi di Vesme senza specificare la data, identificando il pittore con l'artista Pietro Antonio Pollone (1643 ca./ notizie fino al 1713), di cui si hanno notizie come restauratore e ritrattista non prima del 1682 (BAUDI DI VESME A., 1963-82, vol. III, pp. 844-845). Tamburini ritiene, invece, che l'autore dei dipinti sia Michelangelo Polloni (1637/ 1705-14), pittore fiorentino, allievo di Baldassarre Franceschini, attivo in Italia fino al 1674, anno in cui si trasferisce in Polonia e che secondo lo studioso costituisce il termine ante-quem per i quadri torinesi (TAMBURINI L., 1968, p. 208, nota 19). È evidente che quest'ultima identificazione non tiene in considerazione la specificazione regionale data sul Polloni da F. Bartoli: probabilmente Tamburini trascura, ma non contesta, detta informazione. Una foto priva di datazione, conservata presso l'Archivio fotografico della S.B.A.S. di Torino, nel fondo storico con la dizione FS.TO 25.45, riproduce il quadro prima del restauro cui è stato sottoposto, ma del quale non viene indicata la data d'esecuzione. Nell'Archivio della S.B.A.S. di Torino è conservata una richiesta di restauro per i quadri attribuiti a Pollone, di cui si denuncia il cattivo stato di conservazione (strappi sulla tela, telai tarlati o marciti, ridipinture, ossidazioni), firmata dall'allora Soprintendente Noemi Gabrielli e datata 17 febbraio 1960. Tenendo conto che la stessa responsabile firma il 25 agosto 1961 l'atto di restituzione di alcuni quadri alla Chiesa di San Lorenzo, tra cui quello raffigurante la Flagellazione, e che il medesimo quadro è riportato in situ il 9 gennaio 1962, è probabile che il restauro in questione sia avvenuto nell'intervallo di tempo compreso fra le due suddette date. Può essere indicato come presunto restauratore Guido Nicola, menzionato per l'intelaiatura, sempre negli stessi anni, di altri dipinti ubicati nell'Oratorio dell'Addolorata.Le informazioni di cui sopra sono tratte da atti conservati presso l'Archivio della S.B.A.S. di Torino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100142331
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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