Edoardo di Savoia incoraggia i capitani a difendere la croce bianca durante l'assedio di Ginevra

dipinto, 1842 - 1847

Cornice lignea dorata. Al centro il Duca in armatura e cimiero accanto ad un giovane paggio indica la bandiera, attorni fanti in armatura con spade, stendardi e lance; nello sfondo azzurrato la città fortificata e cavalieri. Colori chiari e freddi: grigio argento, giallo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 187
    Larghezza: 253
  • ATTRIBUZIONI Carta Natale (1790/ 1884)
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella scheda cartacea Barbara Fioravanti riferisce che nel panorama delle commissioni di Maria Cristina per la galleria delle Arti di Agliè questo è l'unico tema guerresco in senso stretto e propone una datazione al 1847. Nel corso della ricerca d'archivio si è reperita la lettera d'incarico di Luigi Canina datata "Roma 5 aprile 1842" al Cav. Natale Carta professore in pittura per un dipinto rappresentante "Edoardo di Savoja, allorché nell'anno 1308 all'assedio di Ginevra vestito di tutte le sue armi animò i capitani a lui sottomessi a difendere l'immacolata insegna della croce bianca, ch'era stato il vessillo di trionfo in Oriente" (dimensioni: palmi romani di larghezza 10 x 7 di altezza), da consegnare entro il 1844 per 500 scudi romani. In due preventivi (il "Preventivo per l'anno 1845 delle commissioni di Belle Arti commesse a diversi artisti di Roma da Sua Maestà la Regina M. Cristina di Borbone" firmato da Luigi Canina "direttore delle opere di belle arti commesse da S.M. la regina" e quello "per l'anno 1847 delle commissioni di Belle Arti concesse in Roma da S.M. Maria Cristina vedova di Sardegna") figura anche il "Cav. Carta Pittore" per un dipinto, probabilmente quello in esame, da eseguirsi entro il 1845 in un caso e entro il 1847 nell'altro per "scudi 500" (in Archivio Duca di Genova, Casa di Maria Cristina, Carte varie, sal. A/55, m. 39 fasc. 17 e Archivio Duca di Genova, Casa di Maria Cristina, Carte varie, sal. A/55, m. 40bis fasc. 31).Natale Carta, nato a Messina nel 1790 da famiglia palermitana, cominciò gli studi con il padre ritrattista, proseguì con Giuseppe Patania e dopo ancora con Giuseppe Velasco. Si perfezionò a Roma, dove fu allievo per dodici anni di Vincenzo Camuccini ed ottenne la nomina a professore di pittura nell'Accademia di San Luca nel 1848 e a professore di disegno nel 1868. Sue opere si conservano in molte città italiane, tra cui Torino, secondo A. Fantozzi, che ricorda un "Riconoscimento di Oreste e Edoardo di Savoia, dipinto per incarico della regina Maria Cristina" (cfr. scheda redatta per il "Dizionario biografico degli italiani", vol. 20, Roma 1977, pp. 779-780). Per notizie relative all'autore si rimanda alla voce biografica compilata da Pierluigi Fantelli per il testo "La pittura in Italia. L'Ottocento", Milano 1990 (cfr. v. II pp. 744-745), in cui è citato anche il dipinto in esame "finora ritenuto disperso e ritrovato da chi scrive nelle collezioni del castello di Agliè (Torino)"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100137700
  • NUMERO D'INVENTARIO 157
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI cornice, lato destro, in basso - 157 su etichetta rettangolare in materiale plastico rosso - numeri arabi - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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