ritratto di Amedeo di Savoia duca d'Aosta

scultura, 1891-1892

Il cavallo, ritto sulle quattro zampe, ha la testa abbassata verso destra, la coda gettata in avanti, fra le zampe. Il cavaliere ha il braccio destro disteso dietro, la mano sinistra posata davanti, in atto di impugnare le redini. Indossa un abito militare: stivali, giacca chiusa a collo alto, ornata da cordoni, cappello a punte (tricorno). Il viso, dal contorno allungato, è ornato da baffi diritti

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA gesso/ modellatura
  • ATTRIBUZIONI Troubetzkoy Paolo (1866/ 1938)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Paesaggio
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Viani Dugnani
  • INDIRIZZO frazione Pallanza, via Ruga, 44, Verbania (VB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è tradizionalmente ritenuta il bozzetto che Troubetzkoy presentò nel 1892 al concorso per un monumento equestre ad Amedeo IV di Savoia, da erigere in Torino. Come nel concorso per il monumento a Garibaldi, Troubetzkoy divise la sconfitta con Bistolfi (il bozzetto presentato da quest'ultimo è conservato nella Gipsoteca Bistolfi di Casale, v. Cat. mostra Bistolfi, Casale 1984, p. 253). Fu preferita invece l'opera proposta da Davide Calandra insegnante all'Accademia Albertina di Torino; il monumento fu inaugurato nel Giardino del Valentino, nel 1902 (il modello in gesso è conservato nella Gipsoteca Calandra di Savigliano, v. A. Mola, La Gipsoteca D. Calandra, Savigliano, 1975). R. Giolli così commentava l'esecuzione dell'amico Troubetzkoy dal concorso: "...Nel'92...la nuova esclusione di Troubetzkoy dalla gara in secondo grado nel concorso per il monumento torinese al principe Amedeo, destava critiche e sorprese. Rispondeva, perdendo anche la solennità autorevole, l'"Illustrazione Italiana", insolentendo di pazzi e villani quelli di diverso parere. Anche, dunque, nel concorso per il monumento al principe Amedeo, Troubetzkoy, che Conconi aveva aiutato nel ritagliare il basamento, è escluso. Si biasimava il suo cavallo, ch'ha delle mosse più vive che egli abbia mai sbozzato, e si preferiva il cavallino che fa la cavalletta, il cavallino col quale il Calandra perdeva un poco della sua fierezza di artista per indulgere, in piazza, a giochi acrobatici" (R. Giolli, P. Troubetzkoy, 1913, p. 19). Inventari: GT, 1977, n. T 332; MP"A", 1919-82, n.293. Per la bibliografia relativa al concorso, v. Cat. Mostra Bistolfi, Casale 1984, p. 253. Mostre: Milano, 1894. Per una bibliografia aggiornata si confronti: "Paolo Troubetzkoy 1866-1938" a cura di G. Piantoni e P. Venturoli, catalogo della mostra, Torino, 1990
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100129060
  • NUMERO D'INVENTARIO GT
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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