CARTAGLORIA, serie - produzione piemontese (seconda metà sec. XIX)

CARTAGLORIA, post 1850 - ante 1899

Profilo e luce rettangolare con vetro. Battuta liscia; tipologia a cassetta. Profilo interno modinato, esterno ornato da motivo continuo a coppie di foglie lanceolate; fascia centrale decorata da foglie di acanto stilizzate. Interamente dorata. Sul retro, in alto, gancio metallico circolare per sospensione. All'interno foglio a stampa con immagine centrale della Crocifissione

  • OGGETTO CARTAGLORIA
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    legno/ doratura
    legno, intaglio
    legno/ verniciatura
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'inventario del 1821 diverse sono le mute di cartegloria in legno argentato ricordate nell'ambito delle suppellettili di pertinenza della Cappella della SS. Sindone, tuttavia, la genericità della descrizione e l'assenza di indicazioni di natura inventariale reperite sull'oggetto stesso, data la consuetudine di trasferire, a seconda dell'esigenza, gli arredi sacri da una sede di culto all'altra all'interno delle residenze sabaude, per lo più al fine di seguire gli spostamenti della corte o di singoli membri della famiglia reale, impedisce di riconoscere con sicurezza l'esemplare in esame. Le cartegloria sono normalmente in numero di tre e ciascuna di esse contiene i testi invariabili della messa; sono entrate nell'uso della liturgia solamente con la controriforma. S. Carlo Borromeo (Arona/NO, 1538-Milano, 1584), nelle sue "Istruzioni" distinse tra quelle di uso quotidiano, realizzate con una semplice cornice in legno chiaro, e quelle per le solennità con con struttura più elaborata, eventualmente in materiali preziosi. Inizialmente fu prescritta solo la cartagloria centrale, di maggiori dimensioni, le due laterali vennero introdotte nel corso del XVII secolo, sulla base della dimensione dei testi contenuti, cfr. S. Vasco Rocca, L'arredo d'altare, in B. Montevecchi-S. Vasco Rocca (a cura di), 4. Dizionari terminologici. Suppellettile ecclesiastica I, Firenze, 1987,p. 63; J. Perrin-S.Vasco Rocca (a cura di), Thesaurus des objects religieux. Meubles, objects, linges, vêtements et instruments de musique du culte catholique romain/ Thesaurus of Religious Object. Furniture, Objects, Linen, Clothing and Musical Instruments of the Roman Catholic Faith/ Thesaurus del corredo ecclesiastico. Arredi, oggetti, lini e strumenti musicali della chiesa cattolica romana, Parigi, 1999, p. 135. L'assenza, inoltre, di indicazioni circa il tipografo, non permette di precisare ulteriormente la datazione. La linea semplice della cornice e la qualità della litografia e del carattere tipografico inducono ad ipotizzare una datazione alla seconda metà dell'Ottocento.||
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100108177-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2433-2434
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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