CUSTODIA, opera isolata - produzione piemontese (ultimo quarto sec. XVIII)

CUSTODIA, post 1775 - ante 1799

Struttura rigida, in cartone rivestito in cuoio marrone all'esterno, internamente in carta impressa xilograficamente a due colori. L'oggetto è costituito da due valve dal profilo pentagonale, corrispondenti, unite da cerniere metalliche su un lato; chiusura con due ganci metallici uncinati. Sul coperchio è impressa in oro, lungo il profilo, una cornice ad ovuli, alternati a corolle di fiori stilizzate; in corrispondenza degli angoli, fiore su stelo, imitante un iris; al centro, fregio floreale analogo formato da quattro fiori disposti radialmente impresso in oro

  • OGGETTO CUSTODIA
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    METALLO
    cotone
    cuoio/ impressione
    cuoio/ doratura
  • MISURE Profondità: 29 cm
    Altezza: 9.5 cm
    Larghezza: 36.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La custodia, attualmente, contiene quattro ricambi per lampade ad acetilene. L'oggetto è ricordato esclusivamente nell'inventario patrimoniale delle suppellettili in dotazione della Cappella della SS. Sindone compilato nel 1966, né appare possibile rintracciarlo negli inventari del patrimonio della stessa compilati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, dal momento che essi vennero compilati esclusivamente al fine di individuare gli oggetti realizzati in materiali preziosi e metalli. Pur non essendo state reperite specifiche informazioni archivistiche riguardo alla commissione dell'esemplare in esame, e, nonostante i ripetuti scambi e sostituzioni di oggetti o parti di essi dovuti al frequente trasferimento della suppellettile sacra, realizzata in materiali preziosi, da una residenza all'altra, esso potrebbe essere stato realizzato nel corso del XVIII secolo, come attestano i motivi floreali ed i festoni stilizzati di gusto rocailles impressi sulla superficie. Si ricordi che nell'ottavo/ultimo decennio del Settecento è ripetutamente documentato per la realizzazione di "stucchij coperti di corame" destinati a custodire suppellettili sacre il "baullaro" Bartolomeo Compajre. Pur non possedendo estremi cronologici di riferimento, inoltre, è stato segnalato dalla bibliografia il nome di un altro astucciaro, Giacomo Costa "dietro la Chiesa di San Tommaso vicino ai due Bovi rossi", cfr. G. Fina, L'argenteria torinese del Settecento, Chieri, 2002, p. 152. Vi è da considerare, tuttavia, che sia le tipologie, sia i materiali impiegati presentano una certa uniformità anche al di fuori dell'ambito del Regno di Sardegna, si vedano, per un confronto, alcuni esemplari di custodie per calici ed altri oggetti per uso liturgico, datati tra il XVII e il XVIIII secolo, alcuni dei quali con stemma Lambertini, conservati a Bologna, nel Tesoro di San Pietro, cfr. F. Varignana (a cura di), Il Tesoro di San Pietro in Bologna e papa Lambertini, catalogo della mostra (Bologna, San Giorgio in Poggiale, 20 settembre-14 dicembre 1997), Bologna, 1997, pp. 187-188, n. 31, tav. 39, p. 213, n. 74, tav. 40.||
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100108176
  • NUMERO D'INVENTARIO 914
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI custodia/ piatto inferiore - 914 - caratteri numerici -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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