servizio da portata, insieme di Balbino Carlo Agostino, Borrani Pietro (metà sec. XIX)

servizio da portata, 1852 - 1853

Il servizio è composto da: due zuppiere, due legumiere, una legumiera piccola, due oliere, una vassoio ovale grande, quattro vassoi ovali medi, quattro vassoi ovali piccoli, un vassoio grande tondo, quattro vassoi tondi medi, quattro vassoi tondi piccoli, due vassoi tondi più piccoli, ventiquattro piatti fondi, quarantottotto piatti piani, ventiquattro piatti da dessert, ventiquattro piatti in vermeil, una teiera in vermeil, una lattiera in vermeil, una zuccheriera in vermeil, dodici portauova in vermeil, una caffettiera, una teiera, due coppie di lattiere, due saliere, ventiquattro vaschette lavadita, una portaspezie circolare, una mostardiera, due salsiere, tre coppie di candelieri, di cui due in vermeil, quattro cucchiai grandi, quattro cucchiai medi, un coltellone, un forchettone, una coppia di palette, una mestolo, una molla per pane, una grande pinza, centoquarantaquattro posate in vermeil

  • OGGETTO servizio da portata
  • MATERIA E TECNICA CRISTALLO
    argento/ sbalzo/ incisione/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Balbino Carlo Agostino (1777/ 1858-1867): esecutore
    Borrani Pietro (notizie 1822-1848)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezioni pubbliche della Regione Piemonte
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Regione Piemonte
  • INDIRIZZO Piazza Castello, 165, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza di punzoni di Carlo Balbino e di Pietro Borrani collega il servizio con l'ampia produzione dei due argentieri, soprattutto del primo, personalità assai rilevante nella manifattura d'argenti piemontese della prima metà del XIX secolo (A. Bargoni, 1986, pp. 139-140, 142). Le date 1852 e 1853 sui pezzi e la presenza degli stemmi di Ferdinando duca di Genova (secondogenito di Carlo Alberto) e di Elisabetta di Sassonia, fanno ritenere che il servizio sia stato commissionato a ridosso del matrimonio dei duchi, avvenuto nel 1850. L'insieme trova pertinenti riferimenti storico-culturali all'interno del castello di Agliè, la residenza che meglio conserva nell'arredo e nelle collezioni ancora presenti, ampie tracce degli interessi e dei gusti del duca sabaudo e della duchessa sassone: dalla collezione di porcellane di Meissen (ora nella Galleria verde) all'arredo con rivestimenti in cuoio recanti impressi i due stemmi ducali, in modo analogo al servizio in oggetto (studio del duca). Il servizio fu presentato all'Asta Semenzato dalla proprietaria (Ida Magnani, di Trino), una volta nel 1988 (asta del 26-27 febbraio, Venezia, lotto 243), e rimase invenduto, e una seconda volta nel 1990. Passò per trattativa privata ad Alberto Bruni Tedeschi nel 1992 e nel 1996, per via ereditaria, alla vedova Sig.ra Marisa Bruni Tedeschi Borinni. Nel 2001, su proposta della Soprintendenza torinese, fu acquisito dalla Regione Piemonte, nell'intenzione di conservarlo ed esporlo nella reggia di Venaria Reale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100106821
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI sul verso degli oggetti d'argento - BALBINO/ A TURIN - Balbino - corsivo - a penna - francese
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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