LAMPADARIO, serie - produzione piemontese (seconda metà sec. XVIII)

LAMPADARIO,

Lampadario a otto bracci ad andamento mistilineo in metallo color argento, rivestiti da strisce e decorati da fiori e stelle di cristallo. Al centro fusto e pendente, di forme diverse, lavorati con varie sfaccettature

  • OGGETTO LAMPADARIO
  • MATERIA E TECNICA cristallo/ molatura
    metallo/ argentatura
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella scheda cartacea Paola Costanzo definisce il lampadario un "arredo settecentesco di produzione corrente" di manifattura italiana con datazione agli anni 1740-60 in questa sede ampliata alla seconda metà del XVIII secolo. Non è stata ricostruita la catena inventariale perchè le descrizioni dei lampadari spesso sono generiche e non si è certi che le collocazioni attuali corrispondano a quelle originarie poichè alcune fotografie storiche delle sale documentano che molti furono staccati durante la seconda guerra mondiale e poi riallestiti. Questa tipologia è comunque attestata in Palazzo anche nell'inventario del 1781, in cui si ricordano molti "lustri di cristallo di Boemia" a otto e a sedici "branchi, tutti guerniti di stelle e pendlocche a diverse figure".In questo caso però alcune fotografie, databili ad anni anteriori alla seconda guerra mondiale (cfr. Archivio fotografico della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, riproduzioni dell'ottobre 1977 n.i 06966 e 06969; in SBAATO da negativi conservati in Archivio di Stato) si scorgono i lampadari in esame già collocati in questa stanza. ||Stilisticamente il lampadario può essere confrontato con altri presenti in varie sale del Palazzo e con esemplari simili studiati da Giovanni Mariacher, che li identifica come prodotti di maestranze boeme o veneziane: "il tipo lavorato alla boema ebbe vasta diffusione in tutta Europa e toccò varie regioni d'Italia; la sua prerogativa maggiore consisteva nella possibilità di ottenere la rifrazione delle luci, per via delle sfaccettature e molature dei cristalli".||Le iscrizioni si ripetono identiche su tutti e tre gli esemplari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100088508
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
  • ISCRIZIONI sul piattello centrale - 259 su etichetta rettangolare incollata - numerali - a impressione nero -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE