POLTRONA - A BRACCIOLI, opera isolata - produzione piemontese (seconda metà sec. XIX)

poltrona a braccioli, post 1850 - ante 1880

Schienale, seduta e braccioli imbottiti, rivestiti di velluto tagliato ad un corpo di colore rosso. Il rivestimento è fissato a mezzo di borchie circolari lisce di metallo dorato. Schienale centinato e seduta di forma sagomata. Braccioli, montanti, cintura del sedile e sostegni profilati da nervature e dorati. Le quattro gambe presentano forma a biscia, terminante a ricciolo

  • OGGETTO poltrona a braccioli
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura
    legno, intaglio
    metallo/ doratura
    seta/ velluto
  • MISURE Profondità: 57 cm
    Altezza: 110 cm
    Larghezza: 63 cm
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sia nell'inventario del 1966 che in quello del 1911 la poltrona risulta collocata in ambienti attigui alla Cappella della SS. Sindone. Benché il numero d'inventario reperito nel verbale compilato nel 1880 non coincida, appare assai probabile, dalla descrizione, di poter riconoscere la poltrona in esame in un seggiolone, abbinato a due sedie, non rintracciate, che si trovavano nel 1880 nella Tribuna Reale. Da un punto di vista stilistico, l'oggetto presenta caratteristiche riconducibili ad esemplari documentati intorno alla metà/ terzo quarto del XVIII secolo, cfr. E. Baccheschi, Mobili piemontesei del Sei e Settecento, Milano, 1963, p. 99; C. E. Rava, Storia del Mobile. La sedia, Milano, 1964, p. 118, n. 315; R. Antonetto, Minusieri ed ebanisti del Piemonte. Storia e immagini del mobile piemontese 1636-1844, Torino, 1985, p. 212, n. 297; Asta Finarte Semenzato. Antichi Arredi, catalgo d'Asta (Roma, 19-23 marzo 2003), Roma, 2003, n. 317. Nonostante la qualità e la lavorazione del legno dei sostegni possano confermare tale datazione, si deve tenere presente che, frequentemente, durante la seconda metà dell'Ottocento, a seguito dell'affermarsi del gusto teso alla ricostruzioni di ambienti secondo gli stili del passato, che, nell'ambito delle residenze sabaude, specialmente su commissione della regina Margherita (Torino,1851-Bordighera/IM, 1926), interessò il riallestimento neorocailles di vari ambienti, si commissionarono ai mobilieri attivi per la corte riproduzioni di elementi d'arredo realizzate con notevole maestria, tanto da renderne difficoltosa la distinzione da esemplari originali, cfr. Enrico Colle, I modelli degli stili storici nelle regge di Vittorio Emanuele II, in G. Brusa-A. Griseri-S. Pinto (a cura di), Orologi negli arredi del Palazzo Reale di Torino e delle residenze sabaude, catalogo della mostra Torino, Milano, 1988, pp. 239-240; Fabrizio Corrado, Paolo San Martino, Ottocento barocco. Mobili in" stile" negli arredi umbertini del Palazzo Reale di Torino, 1880-1908, in "Studi Piemontesi", Torino, vol. XXII, 1993, pp. 393-401. A questo proposito si possono ricordare una coppia di poltrone, molto vicine, per linea, all'esemplare in esame, originariamente rivestite in cuoio, realizzate dai Fratelli Mora nel 1888 per il cosiddetto Salotto del Piffetti nel Primo Appartamento Imperiale della Manica Lunga al Quirinale, cfr. L. Morozzi, IV. Salotto del Piffetti. Allestimento, in L. Morozzi (a cura di), Il catalogo delle opere d'arte del Quirinale. Gli Appartamenti Imperiali nella Manica Lunga, Roma, 1998, pp. 197-198
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087940
  • NUMERO D'INVENTARIO 2343/ 2339 D.C
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI seduta/ fascia/ su etichetta rett. adesiva - 2343 - caratteri numerici - a penna/ rosso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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