ALZATA, opera isolata - produzione piemontese (seconda metà sec. XIX)

ALZATA, post 1850 - ante 1899

Piede a sezione circolare, a gradoni lisci. Corto fusto; piatto circolare con bordo profilato da modinatura. Interamente dorata

  • OGGETTO ALZATA
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura
    argento/ fusione
    argento/ sbalzo
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'assenza di punzoni non permette di individuare con certezza l'area di produzione e la cronologia dell'opera, data anche la tipologia, largamente diffusa e caratterizzata da un semplice decoro. Nell'analisi dei fondi documentari di Casa Savoia non è stata, al momento, reperita alcuna nota di pagamento specificamente ascrivibile all'esemplare in esame, tuttavia, sin dall'inventario del 1821, sono ricordate, tra le argenterie, alcune "sottocoppe", parzialmente dorate, date in prestito dalla cappella dal sovrano, che potrebbero anche, almeno in parte, coincidere con gli esemplari in esame, mentre, negli elenchi redatti dal canonico Giovanni Melano nel 1832 e 1836, sono citate ben sette alzate che venivano utilizzate in occasione della festa della SS. Sindone. Si noti, inoltre, che nel 1851 venivano pagate al fonditore e scultore Giovanni Colla, ripetutamente attivo per la corte, "due nuove sottocoppe in bronzo argentato per le messe giornaliere L. 20 cad.". Eterogenee sono anche le funzioni per le quali l'oggetto in esame può essere utilizzato. Per un confronto, attestante la genericità delle tipologie, si veda una coppia di esemplari, conservati presso il Museo Devozionale del Santuario di S. Michele del Gargano, di manifattura napoletana e datati agli anni settanta del Settecento, cfr. R. Mavelli, La peste del 1656, in P. Belli D'Elia (a cura di), L'Angelo la Montagna e il Pellegrino Monte Sant'Angelo e il santuario di San Michele del Gargano, catalogo della mostra (Monte Sant'Angelo, Museo "G. Tancredi", 25 settembre-5 novembre 1999/ Roma, Galerie de l'École française de Rome, 16 novembre 1999-6 gennaio 2000), Foggia, 1999, p. 209. Oppure coppie di esemplari, datati al XVIII secolo, del Tesoro del Duomo di Modena e del Tesoro dell'insigne Basilica di San Prospero in Reggio, alcune delle quali opera di Giuseppe Manzini junior (notizie dal 1775 al 1790), cfr. E. Barbolini Ferrari-G. Boccolari (a cura di), Argenti estensi l'arte orafa nel ducato di Modena e Reggio, Correggio, 1994, pp. 48, 53, 61, nn. 11, 16, 27 e, sempre in ambito modense, anche di proprietà privata con la medesima datazione, cfr. G. Boccolari, L'«Arte degli orefici» a Modena (secc. XV-XIX), Modena, 1991, p. 172, fig. 15. Gli stessi modelli sono, inoltre, rintracciabili nel XVIII secolo, anche in area veneta, si vedano, a titolo di esempio, alcuni esemplari, oggi in collezioni private milanese e veneziana, cfr. P. Piazzi, L'oro di Venezia Oreficerie, argenti e gioielli di Venezia e delle città venete (da collezioni private), catalogo della mostra (Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, 29 giugno-6 ottobre 1996) Venezia, 1996, pp. 146, 147, 249, nn. 141, 144. Si veda, inoltre, un esemplare, del tutto simile a quello in esame, risalente al 1756, con caratteristico corto piede a rocchetto, di produzione genovese, cfr. G. Roccatagliata, Argenti genovesi, Genova, 2002, p. 108. Infine, un'alzata facente parte del patrimonio di suppellettili della cattedrale di S. Lorenzo di Alba, con stemma del vescovo Francesco Re (1889-1933), databile durante il suo episcopato, cfr. S. Gallarato, scheda 25, in W. Accigliaro-S. Gallarato (a cura di), Sacri argenti della cattedrale di Alba Oggetti liturgici e oreficeria devozionale nel "Tesoro del Duomo" (dal XIV al XIX secolo), catalogo della mostra (Alba, chiesa di S. Caterina, 1-30 ottobre 2005) Alba, 2005, pp. 106-107
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087862
  • NUMERO D'INVENTARIO 2112
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sotto il piede/ su etichetta rettangolare adesiva - 2112 - caratteri numerici - a penna/ rosso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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