PISSIDE, opera isolata - ambito torinese (primo quarto sec. XIX)

PISSIDE, 1800 - 1824

Il piede è a base circolare con orlo a più risalti segnati, quello inferiore, da un motivo di specchiature geometriche, mentre quello superiore da bacellature. il corpo a campanula è rivestito da profonde scanalature. Il fustto è risolto con un nodo piroiforme ornato da scanalature e foglie intervallate da drappi. Il sottocoppa è costituito da foglie di alloro. la coppa è impreziosita da modanature; motivo che si ritrova sul coperchio bombato, decorato da specchiature geometriche intervallate da fiori stiliozzati, da scanalature e da una perlinatura. Il cupolino presenta un motivo a foglie di alloro e croce apicale greca "potenziata!. L'interno della coppa è dorato

  • OGGETTO PISSIDE
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura
    argento/ doratura
    argento/ sbalzo
  • MISURE Diametro: 15.8 cm
    Altezza: 30 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Torinese
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il punzone G V è riferibili all'assaggiatore Giuseppe Vernoni, nato nel 1754, assaggiatore dal 1778 e nominato primo assaggiatore dal 1779. Nel 1817 ricopre la carica di controllore nell'Ufficio del Controllo Generale della R. Finanze, sarà pensionato nel 1824 (e (A. BARGONI, Maestri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino 1976, p. 28 e tav. III, figg. 4-5; A. BARGONI, Gli argenti di Torino: Palazzo Reale 1963-1986, in Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino, catalogo della mostra di Torino, Milano 1986, p. 145 e fig. 21 a p. 147). Il secondo punzone, lo stemma sabaudo coronato circondato dalle lettere M P, è dell'assaggiatore Matteo Promisi, el 1787 proposto come allievo assaggiatore, nel 1789 in carica come assaggiatore, nel 1814 riceve la nomina come tesoriere della Zecca, nel 1815 ricopre nuovamente la carica di assaggiatore e nel 1816 è Tesoriere della Zecca (A. BARGONI, 1976, pp. 29-30 e tav. IV, 6). I due punzoni permettono di collocare il manufatto fra il 1779 ed il 1824; datazione che può essere circoscritta al primo quarto dell'Ottocento, come suggeriscono i confronti con opere coeve: il motivo del sottocoppa a foglie lanciolate ritorna, ad esempio, in un secchiello ascritto a Carlo Giuseppe Ceresa, datato al primo quarto del XIX secolo, conservato presso la Cattedrale di Alessandria (C. SPANTIGATI, "Staziella Carità sorger lo feo": dipinti, sculture e arredi tra antica e nuova sede, in C. SPANTIGATI (a cura di), La cattedrale di Alessandria, Torino 1988, p. 123).||||||
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087853
  • NUMERO D'INVENTARIO 2080/ 190 D.C
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sotto la base/ su etichetta rettangolare adesiva - 2080 - caratteri numerici - a penna/ rosso -
  • STEMMI sotto la base - civile - Marchio - Regno di Sardegna/ assaggiatore Giuseppe Vernoni - 1 - GV entro cornice ovale perlinata
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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