STOLA, opera isolata - manifattura piemontese (seconda metà sec. XIX)

STOLA, 1850 - 1899

La stola è confezionata con diversi pannelli di gros de Tours avorio ricamato in oro filato, riccio, laminato, canutiglia dorata e paillettes dotate. Il ricamo descrive cartelle mistilinee, campite con un motivo a rete creato da filati metallici e da pailletes, collegate fra loro mediante foglie stilizzate a girali e ghirlande floerali; gli stessi motivi creano l'incorniciatura per le tre croci crrche raggiate, poste al centro del troncone e sulle alette. Lungo il bordo è ricamato un sinuoso tralcio fronzuto. I bordi delle alette sono rifiniti con una frangia in oro filato e canutiglia. Sono applicati tre fiocchi in oro filato, trattenuti da cordoni in oro filato impgato anche per rifinire i bordi dell'insegna. La fodera è in taffetas avorio

  • OGGETTO STOLA
  • MATERIA E TECNICA filo d'oro
    filo metallico/ doratura/ ricamo
    filo metallico/ doratura/ tessitura a telaio
    paillettes
    seta/ gros de Tours
    seta/ gros de Tours/ ricamo
    seta/ taffetas
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La totale assenza di precise testimonianze rende assai complesso lo studio dello stolone che risulta essere conservato in una scatola, la cui forma riproduce quella dell'insegna liturgica, su cui è presente la scritta "STOLONE BIANCO/ 28 MAGGIO 1915/ D. GRASSO". Si potrebbe ipotizzare che il cappellano della Sindone Grasso acquistò la stola in tale data; ma tale ipotesi si scontra con il raffronto con la scatola dov'è conservato uno stolone in velluto rosso, già citato nell'inventario redatto nel 1880 (A.S.TO, S.R., Casa di sua Maestà, mazzo 12602, Inventario degli oggetti di spettanza di S. M. esistenti nella R. Cappella della S.S. Sindone, fol. 5, inv. n. 52) che riporta la scritta "Stolone rosso 1915". La stola si ispira a modelli settecenteschi, come suggerisce il motivo delle cartelle e delle volute, ma interpreati con il gusto per composizioni esuberanti e sovraccariche ( per confronti si veda Paramenti sacri. Tessuti serici del Duomo di Ales dal '600 al '900, catalogo della mostra di Ales, Cagliari 1998, p. 43, scheda n. 35 di A. Pasolini; L. FORNARI SCHIANCHI (a cura di), "Per uso del santificare et adornare". Gli arredi di Santa Maria della Steccata. Argenti/ Tessuti, catalogo della mostra, Parma 1991, pp. 218-219, scheda n. 135 di M. Cuoghi Costantini; D. DEVOTI, D. DIGILIO e D. PRIMERANO (a cura di), Vesti liturgiche e frammenti tessili nella raccolta del Museo Diocesano Tridentino, Trento 1999, pp. 202-203, schede nn. 164-165 di D. Digilio; Indue me Domine. I tesssuti liturgici del Museo Diocesano di Brescia, Venezia 1998, p. 167, scheda n. 74 di A. Geromel Pauletti; G. SCARAMELLINI (a cura di), I tesori degli emigranti. I doni degli emigrati della provincia di Sondrio alle chiese di origine nei secoli XVI-XIX, catalogo della mostra di Sondrio, Cinisello Balsamo 2002, p. 248, scheda n. 21 di G. Scaramellini; D. DAVANZO POLI (a cura di), Basilica del Santo. I tessuti, Roma 1995, pp. 132-133, schede nn. 110-111). In assenza di precise attestazioni documentarie, si data il manufatto alla seconda metà del XIX secolo e lo si attribuisce ipoteticamente ad ambito piemontese.||||||||i
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100059053
  • NUMERO D'INVENTARIO 2258
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sulla fodera/ su etichetta rettangolare adesiva - 2258 - caratteri numerici - a impressione/ rosso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1850 - 1899

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE